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LA MORTE HA SORRISO...
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LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"due sorelle che prima di Avati, uccidono con coltellacci e mannaiate nella schiena!"

 

 

Sorella in visita dalla congiunta giunge tardi: la sua padrona di casa, una megera, l'ha appena più o meno accidentalmente uccisa. Il tutto perché prendeva il sole in topless! Con la complicità della gemella, con lei proprietaria della pensione, si disferà del cadavere, ma poi bisserà con la nuova arrivata: una ninfomane... Si inizia, dopo i titoli che mostrano un paesino ai piedi dei Pirenei, con due signore che tagliano carne con una mannaia. Poco distante: una fornace. Sappiamo già tutto, e lo sa anche il Darione Nazionale che sicuro avrà visto la scena per tradurla poi nel suo capolavoro stregonesco. Ma il sottotesto religioso-bigotto riconduce più "Una Candela per il Diavolo" all'imminente caposaldo di Peter Weir  LA CASA DEL PECCATO A MORTALE  (l'omicidio derublicato come "atto di giustizia divina"!). La pellicola iberica vanta di un bel po' di quel "morboso" che piace: "Marta", la sorella matura dell'arcigna assassina coltiva infatti una tresca con il giovane cameriere: uno che potrebbe essere suo figlio. E l'altra sorella, "Veronica", quella pudica è ancora più fuori di testa, dato che prima spia un gruppo di ragazzini nudisti e poi si autoflagella nel bosco correndo tra fresche taglienti. Eugenio Martin dirige con buona mano, la platinata Judy Geeson è più una "comparsa" e il suo cercare distrattamente la sorella scomparsa resta molto marginale, dando maggior spazio alle due megere, Esperancia Roy e Aurora Bautista: semplicemente il motivo d'obbligo per visionare il film. Ricordano un po' le sorelline (qui di mezz'età) di Cary Grant, ma anche le "sorelline" di avatiana memoria: le sorelle assassine più terrificanti della storia del cinema. La morale è la stessa: la repressione sessuale genera mostri. Il regista aveva già diretto  HORROR EXPRESS  per la Hammer House firma un horror, che con tutti i suoi difetti, è comunque seminale. C'è pure un occhio nella minestra, pre  MACABRO  [FB]

 

[MA CANDéLA P'R AL DIàVUL] DI A. MARTIN, CON E. ROY, A. BAUTISTA, HORROR, SPAGNA, 1973, 87', 1.85:1