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TONYA
SULLA MIA PELLE
EVA
BALLATA DI BUSTER SCRUGGS
DOG MAN
HOLD THE DARK
22 LUGLIO
ORE 18.17 ATTACCO AL TRENO
BEIRUT

IL PRIGIONIERO COREANO
TERMINAL

L'ANGELO
OPERATION FINALE
PRIVATE LIFE
SECONDA VOLTA DI ANDERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"seppur non ai suoi vertici massimi, Spike Lee conferma la sua ripresa con un buon film"

 

 

Un agente di polizia in quel di Colorado Springs improvvisa una indagine nel neo nascente KKK, il famigerato Ku-Klux-Klan. L'occasione è fornita dall'imminente arrivo in città del suo riconosciuto capo. Non potendo infiltrarsi direttamente per ovvie ragioni (il colore della pelle, ovviamente) ricorre ad un agente bianco... "BlacKkKlansman" pur non riportando il cinema di Spike Lee ai suoi vertici massimi, si configura come un buon film, capace di incollarti alla sedia per tutta la sua durata. Il pretesto è chiaramente l'America trumpiana contro il quale il politicizzatissimo autore è ben lieto di scagliarvici contro. Detto fra noi: al momento il pel di carota con la banana non si è ancora macchiato di guerre, e per i solitamente rompicoglioni presidenti USA è un piccolo primato. Sulla politica interna non ci entro, mentre lo fa il regista di colore, partendo dalla storia dell'agente infiltrato tra i "Black Panther" che finisce poi con l'infiltrarsi sotto copertura, seppur per interposta persona, nientepopòdimenoche nel Ku-Klux-Clan, da cui il bizzarro titolo. Il film è ambivalente come il suo titolo, e due sono le facce dei rispettivi attori che impersonano la stessa fittizia persona: l'esca calata per far abboccare non solo la bieca manovalanza rednek ma pure il pesce più grosso. Troviamo così: John David Washington e il lanciatissimo Adam Driver, che dismessa la cappa e la spada da jedi si trova nello stesso anno del ritorno di Gillian a lavorare con Spike Lee. Questo particolare "giano bifronte", senza essere per forza affiatatissimo lo si trova ad esserlo. Il pericolo che entrambi corrono nell'essere scoperti è altissimo e palpabile per lo spettatore, e ciò costituisce il motivo per cui la presa resta sempre piuttosto solida, facendo volare i 130 minuti di durata. Manca quella ventata di genialità che aveva contraddistinto i capolavori del regista, e lo si vede da come è tirato relativamente via il momento clou della sequenza dell'attentato. [FB]

 

[ID] DI S. LEE, con J. D. WASHINGTON, A. DRIVER, DRAMMATICO/COMMEDIA, USA, 2018, 135', 1.85:1