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T R A I L E R

   
 

"meglio si poteva lavorare sul potenziale fantastico"

 

 

Albert, orfano di madre, vive in una grande villa fuori Ravenna la domestica, la zia, il padre e la matrigna. Quest'ultima è ritrovata cadavere una mattina nel vicino canale, mentre l'uomo, ingegnere, era assente. L'ispettore propende per l'ipotesi della disgrazia, il bambino che ha una piccola radio a bassa frequenza afferma di aver intercettato la voce di un extraterrestre: un "uomo nero" che nottetempo si girerebbe addirittura per casa. Si punta così a trovare un possibile nesso. Ai funerali, la sorella della defunta fa una piazzata additando il cognato quale responsabile e parlando della sua relazione con la giovane segretaria... Chiusa l'esplorazione del gotico, in piena esplosione del fenomeno argentiano e dei suoi numerosi epigoni, la RAI rispolvera il giallo con l"Albert e l'Uomo Nero": uno sceneggiato che si articola in sole tre puntate di un'ora ciascuna. Il piccolo Claudio Cinquepalmi dalla chioma arruffata e le occhiaie profonde non è sempre convincente ed è un problema perché sulle sua spalle starebbe tutta la psicologia del piccolo che qui resta purtroppo in superficie. Il conte Mascetti direbbe di lui: "nota tutto e soprattutto scrive tutto". All'intreccio giallo (la polizia punta presto sull'ambigua figura di Nando Gazzolo, al quale "sembra più gli sia morto il gatto, che non la moglie") si innesta poi il thrilling derivante dall'irrompere notturno dell'ignota presenza legata -si vedrà- ad un caso di furto inerente le attività della società dell'ingegnere messa in piedi a quanto pare grazie ai soldi dell'ex consorte. Meglio forse si poteva lavorare sul potenziale fantastico (la favola dell'uomo nero) giocando più sull'effetto terrorizzante nei confronti di Albert e di riflesso sugli spettatori. Gobliniana la sigla di Micalizzi che richiamerà ai fan di John Carpenter affinità per l'ossessivo ostinato simonettiano. Susanna Martinkova tornerà a vestire panni ambigui di lì a poco, in un ruolo assai più memorabile. [FB]

 

DI D. B. PARTESANO, CON N. GAZZOLO, C. CINQUEPALMI, C. SIMONI, GIALLO, ITA, 1973, 3 EP di 60', 1.33:1