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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"meraviglia per occhi, orecchi e cuore sull'apologia distruttiva di un uomo"

 

 

Una giovane in visita ad un appartamento da affittare viene avvicinata e sedotta da un uomo rude... Capolavoro assoluto e meraviglia per occhi, orecchi e cuore, "Ultimo Tango a Parigi" eccelle in ogni cosa. Ovvero: quando il cinema italiano volava ancora alto. Magnifica è la fotografia di Vittorio Storaro, reduce da  IL CONFORMISTA  così come il regista, ancora in stato di grazia e galvanizzato com'è dal potersi avvalere di uno dei maggiori attori di tutti i tempi: un Brando ancora in grado di sviluppare sex-appeal ad una semplice occhiata, mossetta o movimento di capelli. Aderentissima è la bellissima partitura di Gato Barbieri capace di entrarti dentro e produrre brividi ed è la stessa vertigine che proviamo sin dalle prime maestose inquadrature: con un dolly che si abbatte violento come un rapace su un protagonista facile preda di una deriva autodistruttiva. Bertolucci gioca a carte scoperte con il pubblico dell'epoca e sciorina rapporti occasionali che hanno il sapore di stupri reiterati, raggiungendo l'apice nella famigerata e celeberrima "scena del burro" dove più che la sodomia è il dialogo dissacratorio sulla "dissoluzione della famiglia" il motivo per cui la censura bigotta condannerà senza appello la pellicola al rogo. Fortunatamente per noi, "Ultimo Tango" si salverà grazie ad una sommossa promossa dagli intellettuali (razza, oggi quasi totalmente estinta nel desolante panorama odierno) e questo inappuntabile affresco sull'amour-fou, amore illusorio, unico esempio di nouvel-vague italiana che potrà giungere a noi e consegnarsi alla storia del cinema tutto. Molte, le sequenze indelebili: quella della sala da ballo violata dai due folli amanti vale da sola il biglietto. Difficile sopravvivere a tanta arte per gli attori, tant'è che la Schneider (sempre lamentosa ad ogni comparsata tv) vivrà sempre relegata in questo ruolo. Per passarne indenni occorreva essere Marlon Brando... [FB]

 

di B. BERTOLUCCI, CON M. BRANDO, M. SCHNEIDER E M. GIROTTI, DRAMMATICO, ITALIA, 1972, 132', 1.85:1