F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●           CULT

PROVACI ANCORA SAM
LO SCOPONE SCIENTIFICO
IMPROVVISAMENTE UN UOMO...
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE...
L'ULTIMA CASA A SINISTRA
CHI è L'ALTRO?

MIO CARO ASSASSINO
NON SI SEVIZIA UN PAPERINO
L'ETRUSCO UCCIDE ANCORA

GLI ORRORI DEL CASTELLO...
ULTIMO TANGO A PARIGI
IL PADRINO
UN TRANQUILLO WEEK-END...
AGUIRRE
FRENZY

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Giovane rampollo giunge dall'America in Austria per l'asta della vendita dello splendido castello appartenuto al suo avo del XI° secolo: il sanguinario barone von Klaist, passato alle cronache per una serie di efferatezze che prevedevano impalamenti e altre atrocità compiute con un vasto assortimento di mezzi di tortura ancora ben conservati nelle segrete. E il bellimbusto ha anche con sé una pergamena in grado di riportarlo in vita... Mario Bava porta il gotico nell'attualità d'uscita della pellicola, e fallisce: nebbia, passaggi segreti, horror vacui non bastano a fare un film almeno decente. La situazione al limite del ridicolo involontario del putrescente resuscitato che si reca ...dal dottore (!!!) che lo medica come un paziente qualsiasi, parla da sé. I dialoghi sono inconsistenti e il look del villain ricorda troppo quello di Vincent Price nel classico "La Maschera di Cera" dal quale il film in oggetto trae evidentemente ispirazione. La presentazione del personaggio della medium giunge poi senza le dovute premesse (Il dialogo con quest'ultima è da non credere alla proprie orecchie) così come il soprannaturale è accettato dall'uomo di scienza (interpretato da un legnoso Massimo Girotti) senza batter ciglio, prodigandosi -da par suo- in (a dir poco) ardite deduzioni. Dal punto di vista formale si salva l'inseguimento nella nebbia, splendidamente fotografato, ma per il resto, nell'opera di Bava che si segnala per la sceneggiatura più debole, la noia regna davvero sovrana. Nel ruolo della bambina appare la piccola Nicoletta Elmi, la pel di carota che vedremo nel "Profondo Rosso" argentiano. Non poteva non trovare locazione la medievale tortura della "vergine di Norimberga". Joseph Cotten con funzione iconografica al pari del Price nell'indifendibile "Le Spie vengono dal Semifreddo" e del Karloff de  I TRE VOLTI DELLA PAURA Passo falso per Bava: una favoletta nera che pure nel finale non trova la drammatizzazione richiesta. [FB]

 

di M. BAVA, CON J. COTTEN, E. SOMMER E M. GIROTTI, HORROR, ITALIA, 1972, 93', 1.85:1