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VENGA A PRENDERE UN CAFFé
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il ritmo fluido riporta a quel pre-finale nel bosco che visto una volta non si scorda più"

 

 

Nel ventennio fascista, entrato a far parte della polizia politica che da la caccia ai sovversivi per conto del regime, un ometto che ha appena sposato una donna definita da lui stesso "mediocre", riceve l'incarico di avvicinare un suo ex professore universitario, al confino volontario a Parigi al fine di carpirne le intenzioni... "Cos'è per te un uomo normale?" si chiede il freddo gerarca interpretato da Gastone Moschin, e si risponde lui stesso: "un uomo che si volta per strada per vedere il culo di una donna". In questo botta e risposta sta la chiave di lettura del primo grande film di Bernardo Bertolucci che crea un quadrilatero tra due coppie diametralmente opposte, le cui due anime femminili (Sandrelli e Sanda: bellissime e perfette) rappresentano le due facce di una stessa medaglia (balleranno assieme un "ultimo tango", in anticipo del capolavoro che verrà di lì ad un paio d'anni. La storia dalla quale è tratto "Il Conformista" proviene dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia che il grande cineasta italiano restituisce con dedizione cura, riverberata nelle spettrali scenografie (l'inimitabile arte minimale del ventennio) fotografata in maniera assolutamente pazzesca da uno Storaro ai massimi storici. Lo stesso ritmo risulta molto fluido, forse anche più della pagina scritta, e riporta a quel pre-finale nel bosco di cedri che visto una volta non si scorda più, più ancora della capitolazione vera e propria dove la filosofia del protagonista ("quando si è in tanti non si corrono rischi") rivela la pochezza di un uomo che nulla è più che un "degno" rappresentante di una maggioranza opportunista e priva di ideali. Il musicista di René Clement, Delarue confezionerà da par suo una partitura sontuosa che però elabora stilemi e modi appartenenti a personaggi di ben altra statura musicale (Weill su tutti). Il rammarico è che il regista non si sarebbe più affidato a testi tanto solidi. [FB]

 

di B. BERTOLUCCI, CON J. L. TRINTIGNAN, S. SANDRELLI, D. SANDA, G. MOSCHIN, DR, ITA, 1970, 111', 1.85:1