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T R A I L E R

   
 

"noir televisivo svedese ben confezionato, ma piuttosto loffio"

 

 

A Stoccolma, in un parco, viene rinvenuto il cadavere di una diciannovenne, nuda, e recante segni di violenza sessuale. Una giornalista d'assalto parla con la coinquilina della vittima, scoprendo che campava facendo la spogliarellista in un club porno gestito dal fidanzato. Non passa molto tempo e il Ministro del Commercio viene arrestato, a poche settimane dalle elezioni. Forse però la verità è più semplice di come appare... Prodotto pensato per i circuiti televisivi satellitari, "Studio Sex" arriva dalla Svezia. Nella tagline pubblicitaria oggi si legge: dai produttori della  MILLENIUM  trilogy, un tempo si sarebbe letto semplicemente: "svedesi". Diciamo subito che la vicenda segue un intrigo da thriller politico, cospirazionista e via discorrendo (anche se [EVIDENZIA LO SPOILER] tutto questo si rivelerà una falsa pista). Malin Crépin è un po' troppo avvenente per essere credibile come giornalista, passando meglio sotto la sua copertura di "cubista". Registicamente ma ancor più narrativamete, il film tv, per quanto confezionato in maniera impeccabile dal punto di vista stilistico, soffre una trama che vuole raccontare tanto, troppo, finendo con lo sfinire lo spettatore e facendolo sprofondare nella noia. La storia è comunque tratta da un'opera letteraria (Liza Marklund) ed è ancor più cocente la delusione che riconduce a questo noir loffio che finisce con il trascinarsi stancamente in un finale che si vorrebbe concitato (sembra che in regia si sia deciso per il tasto forward provndo a ravvivare un po' questi momenti) e che invece si rivela in linea con lo stanco spettacolo sino a questo punto messo in scena. Secondo gli svedesi, "gli italiani" vanno forte in ricettazione di motorini rubati. Per non parlare di come CHIUNQUE (senza nemmanco dichiarare la sua identità) può richiedere la lista spese di un parlamentare svedese. Ammazza 'sti vichinghi!  [FB]

 

[ID] di A. FAGERSTROM OLSSON, con M. CREPIN, B. KIELLMAN, L. ANDRée, NOIR, SVEZIA, 2012, 95', 1.85:1