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T R A I L E R

   
 

"Tonino Cervi descrive un convento di clausura seicentesco come un vero Inferno in Terra"

 

 

Due nobili casate sono unite con un contratto di matrimonio con i due ultimogeniti che dovranno unirsi in matrimonio per scongiurare una futura guerra, unendo i due feudi. I pargoli, di pochi mesi, piangono e si disperano, già consci forse che da adulti non si sarebbero trovati d'accordo. Per salvare "la faccia", la ragazza è rinchiusa in un convento di clausura. La attende subito un periodo di purificazione di 30 giorni in cella... "Tratto da cronache autentiche e popolari del Seicento" si legge nei titoli, oltre alla dicitura: "realizzato da Tonino Cervi, regia di Domenico Paolella", pseudonimo del primo. Catherine Spaal, Eleonora Giorgi, Martiche Brochard, Giuliana Calandra, Paola Senatore: riunite tutte insieme. Tra i maschi riconosciamo Tino Carraro, già scelto da Cervi per  IL DELITTO DEL DIAVOLO  e Umberto Orsini, rispettivamente: padre e amante segreto della Spaak (la più discola, anche bisessuale, e pure -si vedrà- "diabolica"). Il suo personaggio è più smaliziato di quello della protagonista, che invero ha l'aura di un passerotto spaurito, e se viene accolto inizialmente con apparente rispetto dalle suore , che si premurano subito di denudare (primo nudo integrale della Nostra) e "uniformare" alle compagne. Verrà qui privata anche del crocifisso, dato che "le regole ferree proibiscono la raffigurazione di un uomo nudo, anche se si tratta di Nostro Signore" (!) sostituito prontamente con uno, scarno, in legno. Seguirà un periodo di 30 giorni da scontare in una piccolissima e scarna cella, senza contatti alcuni con le altre suore, trattata peggio di un cane: "ridotta a nulla", da far sembrare le  MAGDALENE  dei villaggi turistici. E pure all'uscita le spetteranno umiliazioni e pene da Inferno dantesco. Frustate, costrette da scivolare sulla lingua, giustiziate ("per chi abbandona la clausura c'è la pena di morte!"). Come Superiora una irriconoscibile Suzy Kendall. Antesignano e vetta del genere erotico-conventuale. Belle musiche di Piero Piccioni, lontano dal suo stile e qui molto morriconesco. Belle scenografie e fotografia. [FB]

 

DI D. PAOLELLA, CON E. GIORGI, C. SPAAK, S. KENDALL, M. BROCHARD, DRAM/EROT, ITA, 1973, 93', 1.85:1