F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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ANTROPOPHAGUS
BUIO OMEGA

ZOMBI 2
PAURA NELLA CITTà DEI...
QUELLA VILLA ACCANTO AL...
NON AVERE PAURA DEL BUIO
IL DELITTO DEL DIAVOLO
LA VENDETTA DEI MORTI...
QUEL MOTEL VICINO ALLA...
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COCENTI DELUSIONI

T R A I L E R

   
     

 

David è un anarchico, nomade sulla sua motocicletta. A seguito di un incidente devia per il bosco e trova riparo presso una villa dove dimorano tre bellissime sorelle. Pagherà a caro prezzo la rinuncia agli ideali. Coproduzione italo/francese firmata da Tonino Cervi (figlio del grande Gino e padre di Valentina) recuperata dopo decine di anni dopo aver riannodato i fili delle memorie. Ricordavo il capellone protagonista, la casetta fiabesca, le tre sorelle e l'inaspettata e shockante virata splatter finale. Conosciuto anche come "Le Regine" e "Favola Thrilling", era frutto della psichedelia dei magnifici "seventies". Per l'allora aitante Ray Lovelock "basta il profumo di una donna per dimenticarsi tutto"; quando sulla sua via incrocia le tre ragazze: l'algida Evelyn Stewart (Bibiana, la più matura), la futura "signora De Benedetti" Silvia Monti (Samantha, la più spregiudicata) e Haidee Politoff (l'ancora adolescente, Liv) la strada è smarrita irrimediabilmente. Ottimo il lavoro del costumista, delle parrucchiere (!) e dello scenografo che rende gli interni della dimora delle tre un ipnotico art déco (tre gigantografie troneggiano sull'enorme salone moquettato) e quel gusto avveniristico che avevano gli architetti futuristi dell'epoca. Se si annuncia come un film on the road, il deragliamento porta l'eroe positivo all'inaspettato harem: preso per la gola in tutti i sensi (i pranzetti luculliani, l'avvenenza arrapante delle ninf(e)omani) non baderà più a certe stranezze (la "cerimonia della pesca", quell'altra nel bosco, l'ebbrezza onirica, l'approccio con un'alta società da Overlook Hotel) cedendo alle tentazioni della carne (novello Adamo che accetterà il frutto del peccato). Anticipando il migliore Argento ("Suspiria") con un'atmosfera sospesa tra realtà e fiaba, Cervi inscena una bizzarria condita di velato erotismo, appesantita però da una morale (una borghesia che stronca sul nascere ogni ribellione) un po' troppo urlata. [FB]

 

[AKA: LE REGINE] di T. CERVI, CON R. LOVELOCK E S. MONTI, HORROR, ITALIA, 1971, 92', 1.85:1, VOTO: 6