F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"primo film della casa inglese Hammer a giungere in Italia"

 

 

Il primo razzo lanciato nello spazio con persone a bordo rientra solo con uno dei tre membri dell'equipaggio. Il professore Quatermass autore dell'esperimento risponde alle domande di Scotland Yard che ha avviato subito un'indagine per appurare che fine abbiano fatto i due uomini scomparsi. Frattanto per il superstite che è stato esposto dai raggi cosmici e il cui metabolismo sembra rallentato si profila un'allucinante mutazione... Primo film prodotto dalla casa inglese Hammer a giungere in Italia dopo il successo della serie televisiva dal quale è stato tratto e che vedrà anche due sequel altrettanto riusciti formando di fatto una vera trilogia. Abbiamo anzitutto un protagonista non propriamente simpatico, anzi autoritario, ai limiti del cinismo, il quale affermando "nella scienza non c'è mai stato posto per il sentimento" si muove solamente in virtù del sapere della scienza. Più interessante la prima parte fantascientifica che quella prettamente orrorifica, con lo pseudo uomo-vegetale a zonzo per la periferia londinese (Richard Wordsworth) tanto da concedersi l'immancabile (per tutti i mostri sino a Landis) visita allo zoo. E ogni volta che sento animali inquieti allo zoo non posso fare a meno di pensare a Carlo Verdone che corre su e giù chiamando "Marisao"! L'essere, ridotto a maschera tragica, non proferendo verbo si limita a gesticolare come un avversario di un qualsivoglia Megaloman trascinando un po' in farsa involontaria la storia partita bene. Evitabile sotto questo aspetto anche la sequenza con la bambina che ricorda un po' troppo l'omologa situazione stravista di "Frankenstein". Alla "Ed Wood" lo stadio finale della creatura dove si alternano immagini di una specie di canotto e quelle di un polipo vivo, poi fatto alla brace. Frettoloso e posticcio il finale che giunge talmente fulmineo da fare pensare che troupe non volesse far tardi a cena, forse proprio allettata dall'odore di fritto nell'aria... [FB]

 

[THE QUATERMASS XPERIMENT] DI V. GUEST, CON B. DONLEVY, FANT/Horror, UK, 1955, 78', 1.33:1