F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Una collina dov'è il cadavere di un uomo sconosciuto diventa crocevia di incontri: un vecchio e maldestro cacciatore, una zitellona svampita, la madre di un bimbo che per primo lo scopre che pare conoscerne l'identità, un medico orbo, un vagabondo, un pittore squattrinato e scapolo. Iniziano a nutrire sospetti l'uno verso l'altro e contendersi la "paternità del morto". Quando il corpo è ormai sottoterra irrompe l'imprevisto... La coloratissima cornice autunnale del New England ricostruito al 90% negli studi di posa incornicia questo piccolo film d'impianto teatrale condito di umorismo macabro e usato a pretesto da sir Alfred per ritrarre un'umanità stupida, cinica, avida e meschina e nonostante ciò tratteggiata con un certo tono affettuoso di fondo. La sceneggiatura questa volta fa molta leva sui dialoghi ironici e sul già citato humor nero: "quella tazza è un vecchio ricordo di mio padre, la usò fino alla morte" dice la zitella che sembra aver aperto per la prima volta il suo cuore al vecchio "capitano" che mai s'è mosso dal molo, il quale risponde "voglio sperare il trapasso non sia stato doloroso"; e lei "fu maciullato da una trebbiatrice"! Se tutti i comprimari si tolgono gli anni (la zitella se ne da "una quarantina") "La Congiura degli Innocenti" è una delle pellicole del maestro della suspense che oggi paiono più invecchiate, per non dire datate. Troppo verboso l'intreccio e il colpo di coda squisitamente giallo si innesta forse troppo tardi nel racconto. Restano la frizzante verve dei protagonisti (l'esordiente e sbarazzina Shirley McLain, ma anche il belloccio John Forsythe che da par suo apostrofa il cacciatore chiedendogli "è vostra questa salma?") una splendida fotografia in Technicolor di una natura che pare uscita dal pennello di un pittore fiammingo e la buffa partitura assemblata dal solito Bernard Herrmann. Hitchcock minore, formalmente ineccepibile, ma un po' più di ritmo non avrebbe affatto nuociuto. [FB]

 

[THE TROUBLE WITH HARRY] DI A. HITCHCOCK, CON S. MACLAIN, GROTTESCO, USA, 1955, 99', 1.85:1, VOTO: 7