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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"per una volta nella loro vita, i titolisti italiani, l'azzeccano, e nasce il mito di James Dean"

 

 

Scorta alla centrale di polizia dov'è finito, appena giunto con la famiglia "da fuori", un ragazzo irrequieto finisce con l'innamorarsene. Il fatto è che lei è una sorta di "ape regina" attorno alla quale gravita un bel gruppo di prepotenti. Lo trascineranno in una sequela di prove di coraggio che non gli daranno scampo... "...sembra che alla costellazione del Toro si faccia riferimento nel vecchio Testamento, precisamente alla pleiadi e alle neiadi, inalzata al cielo da Giove..." è un'estratto dall'interessante lezione di astronomia che i ragazzacci ignorano bellamente, proseguendo parlando di "fine dei tempi, distrutti come creati in un caos di gas". Cavoli! La scomparsa di James Dean è stata una grave perdita, questo ragazzo aveva davvero talento da vendere. Il personaggio di Natalie Wood è insopportabilmente reale: la stronza che gode nel vedere i due contendenti bucarsi a turno con le lame dei rispettivi coltelli, in una delirante corrida acclamata dal branco berciante. Educati entrambi in due famiglie "a modo", sviluppano quell'insofferenza (l'età difficile dell'adolescenza) che condurrà a quella definizione "Gioventù Bruciata" entrata, questa volta va detto "per merito" dei titolisti italiani (il titolo originale suonava ben diverso) nel lessico comune oltre a fornire il titolo alla pellicola. Il branco di deficienti sarà citato da Salce nella triste vicenda del "Berlingeri". Leonard Roseman anticipa sonorità che finiranno poi, tramandate da Herrmann, nell'Hitchcock del '64. "E' di poche parole, ma quando parla sa cosa dice, si fa chiamre Jim, ma in realtà si chiama James". Perché fanno questo? Per vincere la monotonia, anche per via di genitori che non li ascoltano. Il crescendo drammatico è devastante: vedasi la magistrale sequenza della gara dal tragico esito e se l'avvio è davvero "col botto", quando il trio dei "buon" gioca a fare gli adulti, la narrazione rallenta sin ad una chiusa (al "planetario") è un po' estenuante. Comunque, un film epocale. [FB]

 

[REBEL WITHOUT A CAUSE] DI N. RAY, CON J. DEAN E N. WOOD, DRAMMA, USA, 1955, 106', 2.35:1