F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il primo Kubrick è un noir a tutto tondo"

 

 

Pugile fortemente provato dall'ultimo KO, osserva spesso la giovane e triste dirimpettaia dalla finestra. "E' un errore confondere la pietà con l'amore". Soccorsa dopo aver subito le angherie del proprietario di una sala da ballo, finisce con l'innamorarsene, programmando con lei di tornare alla fattoria degli zii. L'altro non ci sta... Pellicola da non confondere con il quasi omonimo (almeno per assonanza) film di Cronenberg, "Il Bacio dell'Assassino" è il primo film più o meno riconosciuto di Kubrick, nel senso che il precedente "Fear and Desire" ("Paura e Desiderio", giunto nei cinema italici, doppiato, da pochissimo) fu da lui disconosciuto e fatto ritirare dalla circolazione. Formalmente si tratta di un noir a tutto tondo, di cui tuttavia l'autore non era assolutamente soddisfatto: ciò appare logico solo in relazione al noto perfezionismo che contraddistinse sempre la sua produzione cinematografica. Certo la lunga, triste, storia della sorella ballerina dove la voce over è accompagnata dalle esibizioni di un'etoile può apparire stucchevole, ma allo stesso originale. Il Fato già è il vero regista della storia: lo scherzo di due buontemponi causa l'equivoco alla base dello scambio di persona che [EVIDENZIA LO SPOILER] costa la vita all'agente e amico, e lo caccia irrimediabilmente nei guai, dato che la polizia ritiene lui responsabile. Notevole la sequenza che lo vede spiare dalla finestra di fronte la perquisizione del suo appartamento. Celebre è la scena nel magazzino di manichini. L'attore protagonista pare James Franciscus (Jamie Smith, forse il padre naturale). Già non mancano le stravaganze come aluni frame virati in negativo, relativi al sogno del protagonista. "Don Raphael" sembra invece uscito direttamente da un film di Welles, mentre la fragile Irene Kane non è troppo convincente. Insomma, già il più film più debole è un lavoro per cui qualunque collega metterebbe volentieri la firma. [FB]

 

[KILLER'S KISS] DI S. KUBRICK, CON F. SILVERA E J. SMITH, NOIR, USA, 1955, 65', 1.33:1