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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"gotico che guarda agli autori iberici, visivamente seducente"

 

 

Un archeologo comunica al fratello gemello di aver scovato la collocazione del mitico Anello dei Nibelunghi, ricavato pare da un meteorite precipitato sui monti Carpazi (?!). Canzonato da quest'ultimo, non se ne cura e parte a spron battuto sul suo destriero per la Transilvania alla volta del castello di Dracula, protetto dal suo amuleto. Il giorno dell'arrivo corrisponde al "plenilunio delle vergini": la prima notte di luna piena dopo la mezz'estate, ogni cinquant'anni, dove cinque ragazze scelte raggiungono il castello e non vi fanno ritorno... Luigi Batzella si firma Paolo Solvay e gira un gotico guardando palesemente agli iberici, su tutti al Klimovsky di   LE MESSE NERE DELLA CONTESSA DRACULA  occhieggiando pure un certo gusto baviano per i peplum. Pur nell'economia non si lesina sulla fotografia, ricorrendo alla celebre patina sabbiata di Aristide Massacesi (alias Joe d'Amato) a tratti veramente entusiasmante e alla musica sympho-eroica di Vasil Kojucharov che richiamando un old-style anni sessanta si fa apprezzare. Per il resto, i difettacci dei lavori di Batzella già ci sono tutti: le ridondanti riprese in primissimo piano di personaggi che si ridacchiano sguaiatamente in faccia, estenuanti camminate che non portano a nulla, drammatizzazione inesistente, trashate (già) in agguato (l'apparizione o lo sguardo ebete del "guardiano della cripta" strappano la risata) e più di un'ingenuità. La storia inizia poi a perder colpi finendo con l'ingolfarsi quando dovrebbe invece innestare la quarta marcia. "Il Plenilunio delle Vergini" si ricorda soprattutto per la sequenza dove una nudissima Rosalba Neri si leva da un catafalco dopo una doccia splatter: apparizione sfolgorante da essere omaggiata da Tim Roth in  HOSTEL 2 Non male anche la levata delle "vergini" e la pur prolissa cerimonia sacrificale. Per il resto tanta, tanta noia. Pur visivamente seducente e superiore al Batzella che seguirà di lì a un anno è però meno divertente. [FB]

 

DI L. BATZELLA, CON M. DAMON, R. NERI, S. PISLAR, E. BARROS, HORROR, ITALIA, 1973, 80', 1.85:1