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T R A I L E R

   
 

"il Terry Gilliam d'oltralpe torna a bomba al divertissement puro"

 

 

Bazil, rimasto orfano in tenera età del padre sminatore, fugge dall'orfanotrofio. Cresciuto, resta vittima di una sparatoria e si ritrova con una pallottola in fronte. Sopravvive ma perde lavoro e casa ed è costretto alla vita di strada vivendo alla giornata, prima di essere accolto da una moderna corte dei miracoli. Di lì a poco scopre che la mina che ha ucciso il padre e la pallottola che l'ha quasi ucciso sono prodotte da due multinazionali concorrenti. Architetta così un piano per danneggiare entrambe, mettendo l'uno contro l'altro... Dopo un approccio verso un cinema più alto e dal più ampio respiro ("Una Lunga Domenica di Passioni") Jean-Pierre Jeunet -il Terry Gilliam d'oltralpe- torna a bomba al divertissement puro. Siamo di nuovo dalle parti di "Amélie" ma il plot ha il fiato più corto. "Una pallottola in testa? Beh, almeno così si ricorda di noi!" è la cinica e sprezzante frase che metterà in moto "L'Esplosivo Piano di Bazil", architettato da quello che si autodefinisce "un libero professionista" contrapposto a ben più navigati fautori dei tipici spionaggi industriali. Tra Chaplin e Tatì, la pellicola vive buoni momenti con inserti di puro non-sense (la partita di pallone sul campo minato, uno dei due cattivissimi che colleziona reliquie di figure più o meno storiche) giochi di parole (Rimbaud confuso con Rambo) tormentoni (le "morti stupide di Eschilo, Lully e Barbarossa) e una miriade di slapstick. La comunità formata da persone "speciali" (l'inventore, il piccolo genio, la contorsionista, una matriarca da leggende metropolitane) che accoglie il protagonista e lo aiuta nell'attuazione del suo piano è poi erede della migliore tradizione della Parigi raccontata da Victor Hugo. Immancabile Dominique Pinon nel ruolo dell'ex uomo da guinnes dei primati. Un po' troppo arzigogolato e compiaciuto, un film nel quale non tutte le trovate vanno a segno, convoglianti in un finale simpatico ma non pienamente convincente. [FB]

 

[MIC MACS A TIRE-LARIGOT] di J. P. JEUNET, CON D. BOON, D. PINON, GROTTESCO, USA, 2010, 100', 2.35:1