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●●●● ½               TV

I SAW THE DEVIL
A SERBIAN FILM
BLACK SWAN
LA CASA MUDA
CHERRY TREE LANE
CON GLI OCCHI DELL'ASSASSINO
AMER
SHUTTER ISLAND
BURIED
THE TROLL HUNTER
VANISHING ON 7TH STREET
LA MEUTE
THE WARD
L'ULTIMO ESORCISMO
DEVIL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"violentissimo, gelido e folgorante Se7en all'incontrario"

 

 

Durante una nevicata, un'automobilista in panne è avvicinata da uno sconosciuto che la sequestra. Purtroppo per lei si tratta dell'imprendibile serial killer che tiene da tempo in scacco la polizia. Il fidanzato, agente governativo, cerca di trovarlo prima essendo suo intendimento farsi giustizia privata. Sentendosi braccato, l'assassino diverrà ancor più spietato e ogni disattenzione potrà prestarsi ad imprevedibili colpi di coda... Titolo sud coreano che è risuonato attraverso il proverbiale tam-tam degli appassionati, "I Saw the Devil" (letteralmente: "sego il diavolo") si allaccia alla scuola è quella di Park Chan-Wook (che impresta a Woon-Kin il suo attore feticcio Min-Sik Choi) ovvero: musiche raffinate, gusto magico per l'inquadratura, carrelli vellutati, e molto, molto stile. Il rimando a Lynch è evidente nell'orecchio rinvenuto (fatto ritrovare in questo caso) in un sacchetto di plastica, ma direi che si guarda più a  UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO  Premessa doverosa: primi 10 minuti già colpiscono duro e poi sarà anche peggio in un film violentissimo, a tratti quasi insostenibile. La strategia di caccia seguita dall'angelo vendicatore del "cattura e rimetti in libertà" intavola una serialità che potrebbe stagnare scongiurata da colpi di scena a raffica che portano la pellicola a scollinare sul versante dell'imprevisto, quando fuor che lasciare si raddoppia addirittura e la preda inizia a trovare stuzzicante il gioco del gatto con il topo. L'ammonimento su fatto che "non si può diventare mostri per combattere mostri" lo vede trasformarsi in una sorta di  SEVEN  all'incontrario accarezzando il metafisico quando bene e male si riveleranno non tanto di essere facce della stessa medaglia quanto complementari fra loro. Un thriller gelido, folgorante e corposo (144 minuti) che si fa perdonare certe leggerezze. Presentato al Torino Film Festival per poi sparire probabilmente per le solite disfunzioni distributive. [FB]

 

[ID] di J. WOON KIM, CON B. HUN LEE, C. MIN-SIK, O. SAN-HA, THRILLER, SUD COREA, 2010, 144', 1.85:1