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T R A I L E R

   
 

"il truce horror di Sherman, ambientato nella metro londinese, ha un valore innegabile"

 

 

Una coppia di studenti americani incappano in un uomo mal ridotto, nei corridoi della metropolitana londinese, e avvisano il bobby di servizio, ma tornati sul posto non vi è più traccia alcuna. L'ispettore in centrale realizza come questo non sia che l'ultimo caso di sparizioni proprio in quel tratto. In passato, viene informato, durante la realizzazione del tratto ferroviario, vi fu un crollo e chi finì travolto non fu recuperato... Il regista Gary Sherman ha fatto poco altro, mettendo comunque una bella pietra miliare nella storia del genere horror come  MORTI E SEPOLTI  (un classico, al di la del bene e del male). Da  UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA  a  CREEP  la metro londinese è sempre stata al centro di scene da brivido, e il truce "Non Prendete quel Metrò" non fa eccezione. Se il titolo italiano precorre certe prelibatezze hooperiane in addivenire (di qui ad un paio di anni) non sarà un caso che già qui si parla di "cannibalismo" e si "sopravvissuti" della civiltà industriale. Film programmato una volta appena in tv, e poi praticamente scomparso in una nuvola di fumo, forse dimenticato in quale teca o perché usato come fermaporta dal solito addetto incompetente alle programmazioni televisive, rappresenta un recupero obbligato e una vera 'chicca'. Donald Pleasance è uno sdrucito e sgradevole ispettore di polizia, poi abbiamo un cameo estemporaneo (ma molto divertente) di Christopher Lee, e nel ruolo della protagonista scopriamo una gradevole Gurney, adorabile con quella scapigliatura yé-yé e con quell'occhio più grande dell'altro: un'imperfezione che ne fa un guilty pleasure. Ultra-gore, vede un monster-villain che Massaccesi clonerà nel freak di  ANTROPOPHAGUS  qui, figura ancor più patetica che biascica un "...'udere le port..!!" che echeggerà nelle tetre gallerie foriere di segreti agghiaccianti, peggio che un mantra. Pur nel suo girare un po' a vuoto, di valore innegabile. [FB]

 

[DEATH LINE] di G. SHERMAN, CON D. PLEASANCE, S. GURNEY, C. LEE, HORROR, UK, 1972, 84', 1.85:1