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T R A I L E R

   
 

"truce è truce, ma l'originale... era tutta un'altra cosa..."

 

 

Nella metropoli un ragazzino avvicina varie donne nelle quali sempre identifica la madre e le giustizia barbaramente, tenendosi il loro scalpo. Un'artista di design conosce la nemesi dall'aspetto rassicurante... Iniziamo? Ad un certo punto gli inquadrano i piedi, tanto per essere sicuro che non siano più i "piedoni pelosi" che gli hanno dato la notorietà. Lui è Elija Wood, ma non siamo in una storia di Toalking, bensì alle prese con il remake di uno degli horror più trucidi e disturbanti mai girati:  MANIAC  di William Lustig. Lì era la presenza del corpulento Joe Spinell a reggere sulle sue spalle tutto il baraccone degli orrori, ma anche la regia faceva il suo sporco lavoro: sangue rappreso e fotografia sgranata restituivano il malsano. Questo remake è sì più "leccato" ma non lesina comunque sullle truculenze, e in uno dei momenti topici l'opera di scotennamento avviene addirittura su una donna ancora viva (!) Il pur volenteroso Wood perde il confronto con Spinell, proprio perché al di la della poca credibilità che vede un corpicino tanto esile sottomettere anche dei donnoni anche imponenti. Il predecessore sotto questo aspetto non ammetteva invece alcuna critica. Bravina anche Nora Arnezeder nel ruolo che fu della Munro, ma soccombente riguardo il ruolo che nell'immaginario per ciò che l'attrice inglese all'epoca rappresentava, essendo stata un'icona della Hammer. Se qui la scoperta della coda del lupo sotto gli abiti della nonna avveniva al cimitero in una messinscena allucinante, qui è in casa della tipa. Se questa scena è colpevolmente assente, c'è invece quella dell'eviscerazione in corpore vili da parte dei manichini animati, e questa -va detto- spacca. Troppe, le riprese in soggettiva forse proprio per supplire la carenza di fisic-du-role del protagonista. E poi, francamente, tutto 'sto casino perché la madre si faceva inchiappettare come una cagna per strada?! [FB]

 

[ID] di ?, con E. WOOD, N. ARNEZEDER, HORROR, USA, 2012, 89', 2.35:1