F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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LA FINESTRA SUL CORTILE
UN AMERICANO A ROMA
LA STORIA DI GLENN MILLER
IL DELITTO PERFETTO
FRONTE DEL PORTO
IL SELVAGGIO
SENSO
LA STRADA
I SETTE SAMURAI

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"lo scontro tra bande anticipa di venticinque anni Walter Hill"

 

 

Giunti di passaggio di ritorno ad una sagra motociclistica, alcuni teddy-boys capitanata da una giovane canaglia il cui fascino indiscutibile miete vittime nelle schiere femminili, capita in un mortorio di paese di provincia. L'anarchia regna in sprezzo ad un tutore della legge impotente. La figlia di questi resta tuttavia ammaliata dal "selvaggio" che guida il manipolo e dai suoi modi diretti, ruvidi, restando in sua balìa e vagheggiando un'impossibile fuga con questi (classico). Intanto i cittadini decidono di farsi giustizia da sé... Ecco un film che è passato alla storia al di la dei suoi meriti prettamente artistici, più per il suo protagonista: un Marlon Brando giovanissimo, ma già reduce dai capolavori di Kazan  UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO  e  FRONTE DEL PORTO  "Il Selvaggio" è un film "un po' così", molto (troppo) chiassoso, con una colonna sonora beebop a tutta callara, e una recitazione forzata di buona parte del cast. Un caos. Almeno sino a che i due "piccioncini" si trovano soli nel bosco, dopo la folle corsa in motocicletta. Ma la figura di questa faccia da schiaffi a capo della banda dei "Ribelli" (il cui scontro con quella rivale rimanda antipandolo il Walter Hill de  I GUERRIERI DELLA NOTTE  e molto cinema giovanilistico che sarebbe venuto). Ogni decade ha avuto i suoi "Ribelli", e così gli anni '50 vedono le scorribande di teppistelli da quattro soldi senza arte né parte, accodatisi ad una figura carismatica, qui rappresentata da "Johnny". "Vorrei avere uno scopo nella vita e che fosse il tuo stesso scopo, per raggiungerlo assieme!" dice la ragazza interpretata dalla bella Mary Murphy che tuttavia il Nostro rifiuta quando questa gli si dichiara temendo la "normalizzazione" che egli si è sempre negato. Riconoscibile nella trama un qualcosa di  LA CACCIA  (l'istinto della pubblica forca). Albertone farà il verso a questo personaggio nel suo divertentissimo  UN AMERICANO A ROMA  [FB]

 

[THE WILD ONE] DI L. BENEDEK, CON M. BRANDO, m. MurPHY, L. MARVIN, NOIR, USA, 1954, 79', 1.33:1