F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½                AHP

L'ICONA DI ELIA
LA CURA
REGRESIONE
UN TIPO TRANQUILLO
IL GIORNO DEL DESTINO
AUTOSTOP
OLTRE LA SOGLIA
IL TESTAMENTO
MADAME MYSTERY
GLI ANGELI CUSTODI
IL PLAGIO
L'OROLOGIO A CUCù
LA VOLTA BUONA
L'EROE
INSONNIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'eredità a... un cane..."

 

 

Alla lettura di un testamento, il nipote della buonanima ha l'amara sorpresa di vedersi destinare la bellezza di un dollaro (!) per contro di un'eredità ingentissima totalmente retaggio del... fedele cagnolino del trapassato. Potrà entrare in possesso del tutto solo alla scomparsa del simpatico quadrupede. Non rassegnandosi all'amaro smacco, la fidanzata del nipote gabellato, lo spinge a compiere un... "canicidio"... In apertura dell'episodio della serie di  ALFRED HITCHCOCK PRESENTA  "Il Testamento", in originale: "Graig's Will", ha un consigliore per gli spettatori: "non rispondere agli annunci", aggiungendo che così si è ritrovato "i canini bastardini", ovvero costretto ad eseguire numeri da circo (lui!) a comando di un trittico canino. Quanto alla storia dell'episodio, sedici anni di attesa paiono davvero troppi alla fidanzata del protagonista, che spinge così ad affrettare la dipartita del canino, sotto la tutela legale del maggiordomo del ricco eccentrico scomparso, portandolo a caccia, e simulando un incidente. Qualcosa andrà male, e così si ricorrrerà ad un terzo, andando incontro [EVIDENZIA LO SPOILER] ad un ennesimo buco nell'acqua (è il caso di dirlo). La chiusa fortemente ironica (la fidanzata ridotta ad abbaiare, per compiacere il fidanzato) non riesce a convincere appieno e gli intenti vanno un po' a perdersi inutilmente. L'inserimento nel mondo televisivo fu un elemento determinante nella carriera di Hitchcock per due motivi diversi, ma strettamente connessi. Il primo è un motivo economico, dato che la ricchezza che gli arrivò con la produzione televisiva gli consentì di diventare azionista della MCA riuscendo così a controllare la casa di produzione Universal. Il secondo è un motivo artistico: la sua nuova forza economica gli permise di realizzare tutti quei progetti, anche i più ambiziosi e stravaganti che prima di allora non era riuscito a definire. [FB]

 

[GRAIG'S WILL] DI G. REYNOLDS, CON P. STEWART, D. VAN DYKE, S. STEVENS, COM, USA, 1959, 24', 1.33:1