F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½                TV

BARRIERA DELLA SOLITUDINE
DISCORSO PER GLI ANGELI
DENTON NEL GIORNO DEL...
IL SARCOFAGO
LA GIOSTRA
LA CLAUSOLA
LA SOLITUDINE
TEMPO DI LEGGERE
UN SOGNO LUNGO UN ATTIMO
LA NOTTE DEL GIUDIZIO
QUANDO IL CIELO FU APERTO
CHI TROPPO VUOLE
MORIRE IN QUATTRO
IL TERZO SOLE
UNA FRECCIA VERSO IL SOLE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"i debiti formativi vanno a 'L'Uomo che Ingannò la Morte' della Hammer"

 

 

Un venditore ambulante di sessantaquattro anni di giocattoli riceve una strana visita: un uomo distinto che si dimostra molto informato, gli appare nel suo appartamento. Inspiegabilmente solo lui può vederlo. Si qualifica come La Morte incarnata. L'uomo prende tempo con la scusa di un "atto importante" che deve fare, ma che ovviamente intende procrastinare il più possibile nel tempo. Ma la controparte è assai risoluta... Secondo episodio della primissima serie de  AI CONFINI DELLA REALTà  "Solo quelli che verranno con me, possono vedermi" dice l'uomo in nero, provvisoriamente sprovvisto di falce. Riconosciamo nel protagonista Ed Wynn il pavido orologiaio di "FBI Operazione Gatto": qui,  sorta di "Dulcamara" di donizettiana memoria che vede l'eloquio come sua arma migliore. Lo informa che ci sono tre specie di casi, dove, appellandosi, si possa ritardare "l'ora fatale"..! I debiti formativi vanno a  L'UOMO CHE INGANNò LA MORTE  di Terence Fisher, lavoro non tra i più blasonati della Hammer House nonostante il titolo altisonante e la presenza di un pur giovanissimo Christopher Lee. "Discorso per gli Angeli" è un episodio un po' alla Frank Capra, con buoni sentimenti che però, per nostra fortuna, non si traducono in mera melassa. Diretto da Robert Parrish, scritto da Rod Serling, e interpretato oltre che dal succitato caratterista, anche dal più sobrio Murray Hamilton. "C'è una quinta dimensione, una zona tra la luce e l'ombra, tra la scienza e la superstizione é la dimensione della fantasia". La voce over introduceva così gli episodi della prima, mitica, serie di "The Twilight Zone", oggi sicuramente meno nota dei nuovi episodi prodotti negli anni '80 da Steven Spielberg e dell'omonimo film ovvero  AI CONFINI DELLA REALTà  L'inconfondibile sound di Bernard Herrmann fa da sfondo all'episodio ed è posto in capo e in coda a tutti i 36 episodi della serie. [FB]

 

[THE TWILIGHT ZONE] DI R. SERLING, CON E. WYN, FANTASCIENZA, USA, 1959, 25', 1.33:1