F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

TV               ●●

C'ERAVAMO TANTO AMATI
FRANKENSTEIN JR
PROFUMO DI DONNA
FANTASMA DEL PALCOSCENICO
SUGARLAND EXPRESS
IL PROFUMO DELLA SIGNORA...

NON APRITE QUELLA PORTA
L'ANTICRISTO
SPASMO

NON SI DEVE PROFANARE...
IL PADRINO PARTE II
CANI ARRABBIATI
DOSSIER ODESSA
CHINATOWN
L'ENIGMA DI KASPAR HAUSER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"si perde di vista il protagonista per una buona metà dell'episodio"

 

 

Un misterioso caso di suicidio di una nobildonna, morta in vasca da bagno, adornata dei suoi gioielli, si lega al malore che avrebbe poi colpito la nota e apprezzata cantante lirica russa Luba Lubova, che nella Roma fascista intratteneva gli ascoltatori radiofonici della EIAR. Il Commissario de Vincenzi vaglia i 10 sospettati... Di ambientazione radiofonica ai tempi della Radio Balilla "EIAR", la seconda storia al centro della seconda serie de  IL COMMISSARIO DE VINCENZI  è penalizzata al solito da un ritmo letargico in cui le azioni paiono consumarsi in tempo reale, senza che il doveroso lavoro di montaggio vada a snellire l'insieme degli avvenimenti. Per di più, nel caso specifico, si perde di vista il protagonista, sempre interpretato da Paolo Stoppa, per una buona metà dell'episodio. "Molto spesso i suicidi sono degli esibizionisti repressi"  avrà a dire il commissario -citando poi veramente un po' gratuitamente- il "mesmerismo". Appesantisce ulteriormente il tutto una recitazione smaccatamente teatrale di gran parte del cast artistico, seppur con in testa una maestosa Paola Borboni a vestire il ruolo della madre adottiva della soprano: una vecchia arpia profittatrice che afferma di essere stata fondamentale dell'affermazione della protetta nel difficile mondo della lirica, anche se ne avrebbe avuto ben donde per proteggerla nella radio dei gerarchi, delle censure e... dei ricatti. Più che un confronto all'americana, de Vincenzi organizza una sorta di radiodramma per il finale dove, radunati i sospetti, calerà la maschera del colpevole. Ironia della sorte: la pantomima sarà diffusa contro ogni volere ai radioascoltatori presso le rispettive dimore. A Bruno Nicolai devono essere fischiate le orecchie o più semplicemente deve essersi un poco vergognato di campare sempre riciclando motivi suoi dalle parti più disparate, e confeziona così un aggraziato motivetto in stile rococò. [FB]

 

DI M. FERRERO, CON P. STOPPA, P. BORBONI, M. ROMOLI, L. LOVE, GIALLO, ITALIA, 1977, 2 EP di 70', 1.33:1