F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●●●

C'ERAVAMO TANTO AMATI
FRANKENSTEIN JR
PROFUMO DI DONNA
FANTASMA DEL PALCOSCENICO
SUGARLAND EXPRESS
IL PROFUMO DELLA SIGNORA...

NON APRITE QUELLA PORTA
L'ANTICRISTO
SPASMO

NON SI DEVE PROFANARE...
IL PADRINO PARTE II
CANI ARRABBIATI
DOSSIER ODESSA
CHINATOWN
L'ENIGMA DI KASPAR HAUSER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"la miglior parodia della storia del cinema per un Mel Brooks, rivelatosi poi un fuoco di paglia"

 

 

Nipote del famigerato barone che nella Transilvania aveva riportato in vita un cadavere dandogli la vita con il potere del fulmine, eredita il castello dell'avo e pure il suo laboratorio con tutto il corredo di alambicchi... Certamente una delle parodie più riuscite di sempre, il "Frankenstein Junior" di Mel Brooks non solo rivaleggia con l'originale  FRANKENSTEIN  di Whale ma si pone in cima a tutti i sequel (guardando anche a "La Mglie..:" la cui pettinatura cult si dirà qui si deve alle doti amatorie del Mostro). La bella prova data da Gene Wilder, l'Aigor di Marty Feedman, Frau Blucher che ogni volta nominata provoca il nitrito dei cavalli, la "creatura" interpretata da Peter Boyle (il cui cervello è stato preso in prestito al signor Sub Normal scambiato. Il demenziale si affaccia senza farsi mai troppo invadente (la presentazione al pubblico della "Creatura" in un esilarante numero da avanspettacolo) e il lavoro sulle scenografie è rigorosissimo, così il lavoro sulla fotografia espressionista che avrebbe ispirato tra gli altri Woody Allen e Tim Burton. Il tormentone del "verso da ghiottone" del Mostro, ammansito dalla melodia tzigana al violino. L'incontro del "nostro" con la bambina prima (catapultata dritta a letto dall'altalena) e il monaco cieco poi ("tu come ti chiami?" "mmmhhh!!!" "come?!", per poi accendergli il pollice con il fuoco della candela) interpretato da un irriconoscibile Gene Hackman. Spassosissimo anche il capo delle guardie Hans Wilhelm Fredrich Kemp (Kenneth Mars) con il monocolo e la mano di legno. Ma il mio momento preferito è quando "Aigor" fa il languido e morsica la volpe di pelliccia che indossa la sofisticata fidanzata del protagonsita, tutta birignao e supponenza virginale. Sfortunatamente Mel Brooks (pure produttore per Lynch)  si è poi rivelato un fuoco di paglia. L'abbraccio con Greggio anche peggiore dell'abbraccio della Morte. [FB]

 

[YOUNG FRANKENSTEIN] DI M. BROOKS, CON G. WILDER, COMICO, USA, 1974, 101', 1.85:1