F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½  

THE BELKO EXPERIMENT
SPLIT
LA CURA DEL BENESSERE
THE AUTOPSY OF JANE DOE
GET OUT
THE EYES OF MY MOTHER
RAW

THE GIRL WITH ALL THE GIFTS
ALIEN COVENANT

MUSE
THE VOID
IL SIGNOR DIAVOLO
BREED

XX DONNE DA MORIRE
DEATH WISH

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"dalla Russia con Orrore"

 

 

In luna di miele, la fresca coppia russa si reca nella casa in campagna dei genitori di lui. In casa, averte la suocera, c'è la bisnonna. "Ha la demenza", si dice, ma in realtà depositaria di un segreto agghiacciante... Vedibile (almeno per tutta la prima metà) pellicola russa arrivata anche a Bananas, "The Bride" ("La Sposa") esordisce con un prologo darkissimo ambientato sul finire del secolo scorso. Un antico rituale che non può non ricordare agli afficionados amanti del mistery il bellissimo  VOCI NOTTURNE  sceneggiato da Pupi Avati (riguardo la misteriosa Società Teosofica per il ritorno dello Spirito Originario e il "Ponte Sublicio") che ugualmente trattava il tema della "reincarnazione guidata". Nel prologo si respirava già un bel po' di Poe, con la sepolta viva, e pure qualcosa di Mario Bava e del suo  I TRE VOLTI DELLA PAURA  con la sottrazione e scambio dell'anello della defunta, pure con gli occhi sbarrati... "disegnati", come volevano i fotografi all'epoca. Qui ci si spinge oltre, aggiungendo che "si pensava che il negativo intrappolasse al suo interno l'anima del defunto". E di Bava gli autori devono averne visto un bel po', contando pure la sequenza che vede la ragazza rincorrere il suo doppio, e il suo doppio ancora: vedasi  OPERAZIONE PAURA  In questo caso già ci troviamo ai giorni nostri dove si svolgerà l'intera storia. Storia che è chiara allo spettatore attento sin da subito, ma l'intento vero dei realizzatori sta nel porre la protagonista nella tipica situazione hitchcockiana: lei non sa cosa noi sappiamo, ed è in pericolo. Peccato che dopo tutti questi buoni intenti, si finisca in una gran caciara conclusiva dove si riesce a capire ben poco, tra velocizzazioni improvvise, scarsissisima luminosità e le solite "possessioni". Davvero un peccato. Il finale ultimo è poi veramente da schiaffoni. Con tutti i debiti formativi presentati in curricula, poteva essere un capolavoro. E invece. [FB]

 

[HEBECTA] di S. PODGAYEVSKIY, con V. GLUKHIKH, M. KARPOVICH, HORROR, RUSSIA, 2017, 96, 2.35:1