F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE BELKO EXPERIMENT
SPLIT
LA CURA DEL BENESSERE
THE AUTOPSY OF JANE DOE
GET OUT
THE EYES OF MY MOTHER
RAW

THE GIRL WITH ALL THE GIFTS
ALIEN COVENANT

MUSE
THE VOID
IL SIGNOR DIAVOLO
BREED

XX DONNE DA MORIRE
DEATH WISH

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"c'è molto di fumettistico in questa variante 'apocalisse zombi' ma ancorché di irrisolto"

 

 

Un'apocalisse causata da un fungo ha contaminato quasi tutti i viventi. In un centro si studia la soluzione... "La Ragazza che Sapeva Troppo" è il brutto titolo italiano di "The Girl with All the Gifts": brutto perché evoca Hitchcock e Bava senza averne cognizione di causa. Ci troviamo dinanzi ad un prodotto strano che molto sa di fumettistico, valga su tutti i momenti in cui vediamo la ragazzina opportunamente legata e mascherata in Hannibal-Lecter-style in marcia assieme ai due militari, la direttice del "progetto" interpretata da Glenn Close e la sempre splendita Gemma Aterton. Formalmente, più che agli zombi-movies e alle serie derivative, ci sovviene l'hammeriano  HALLUCINATION  L'istinto della ragazzina di colore "Melanie" è pari a quello dei qui chiamati "famelici", ma a differenza loro non è stata contaminata dopo la venuta alla nascita, ma... "prima" ("è nata facendosi largo tra le viscere!") e il paradosso del "gatto nella scatola", casca a fagiuolo. Se i contaminati dal fungo patogeno corrono a perdigambe e perciò non possono definirisi zombi ma al più "infetti", simili a quelli inventati da Danny Boyle in  28 GIORNI DOPO  alla comparsa dei "bambini", in grado a differenza degli adulti (bloccati, congelati in attesa che una preda vivente gli cammini accanto e perciò pronti a destarsi) di darsi delle vere e proprie "gerarchie", dove la pellicola distribuita dopo un primo lancio al festival di Locarno su 'Netflix' diventa più somigliante ad un  OFFSPRING  con i bambini-bestia. Forse il fungo patogeno causa di tutti i mali conduce in qualche modo proprio ad una "involuzione", riportando la razza umano ad uno stadio "primitivo". Notevole l'invenzione dell'altissima torre di Babele fungina originata proprio dai contaminati, ma una chiusa frettolosa conduce ad un finale che proprio non riesce a convincere. Bravi la giovane di colore Sennia Senua e Paddy Considine. Interessante, ma irrisolto. [FB]

 

[THE GIRL WITH ALL THE GIFTD] di C. MCCARTY, con G. ATERTON, P. CONSIDINE, HOR, UK, 2017. 110', 2.35:1