F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●● ½

THE BELKO EXPERIMENT
SPLIT
LA CURA DEL BENESSERE
AUTOPSY
GET OUT
THE EYES OF MY MOTHER
RAW

THE GIRL WITH ALL THE GIFTS
ALIEN COVENANT

MUSE
THE VOID
IL SIGNOR DIAVOLO
BREED

XX DONNE DA MORIRE
DEATH WISH

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"originalissimo ibrido che fa paura, ma avrebbe dovuto farne molta di più"

 

 

Lo sceriffo di contea si trova dinanzi ad una vera mattanza domestica: tre persone sono morte trucidate orrendamente, e nella cantina si è cercato di seppellire nella torba una giovane ragazza, il cui corpo è trasportato in obitorio per l'autopsia. Se ne occupano padre e figlio apprendista, ma l'orrore ha da venire... "The Autopsy of Jane Doe" (o semplicemente "Autopsy" da noi) dove con il generico sta per "la qualunque", al pari del "John Doe" di Fincher, a indicare la ragazza senza identità, è un ibrido in celluloide particolare. Originalissimo, nel suo assunto che vuole farci assistere ad una autopsia, una autopsia del tutto particolare come si vedrà in seguito e alla quale dovremmo al fine dare un altro nome. Si diceva del "cambiare pelle" della storia che dall'inizio virato al thriller classico (una mattanza, i medici legali, padre e figlio, che devono stabilire per iniziare la causa della morte, lasciando il "chi" agli investigatori) per scivolare nell'horror puro. Credo che a citare Argento e Fulci non rovinerò la sorpresa a chi del film non sa nulla, tanto è evidente sin da subito come il regista (il norvegese Ovredal) vi si sia ispirato. Diciamo subito che il film fa parecchio paura, ma pure che avrebbe dovuto farne molta più per come la vicenda vada a tingersi di rosso e... di nero. La scelta opzionata è infatti quella dell'enterteinment, e volendo piacere "ai più" si finisce con l'ammorbidire i toni (l'oblazione di visceri su musica a pompa) e ad alcune trovate che paiono ammiccare, alleggerendo il carico (il finale la dice lunga). Ritroviamo con piacere Brian Cox e anche Emil Hirsch: due attori non certo di primo pelo, sia l'uno che l'altro, anche se -va detto- il primo si dimostra qui una spanna sopra l'altro a mostrare il terrore e mettere in scena [EVIDENZIA LO SPOILER] una dipartita degna di menzione. Notevole Olwel Kelly che recita nuda (!) praticamente tutto il film, stesa su di un lettino, con gli occhi sbarrati. [FB]

 

[AUTOPSY OF JANE DOE] di A. OVREDAL, con E. HIRSCH, B. COX, O. KELLY, HORROR, UK, 2017, 86', 2.35:1