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T R A I L E R

   
 

"film sulla malattia che nonostante le premesse non riesce a sfuggire ai cliché del caso"

 

 

Insegnante è colpita ancora giovane dall'Alzehimer. Pianifica un piano di fuga all'insaputa della famiglia... "Still Alice" è un film sulla malattia, nella fattispecie sull'alzheimer. La malattia viene vissuta dalla protagonista in modo consapevole, essendole stata diagnosticata una più rara forma genetico-ereditaria che colpisce quando si è ancora giovani. Subito va detto che tutto il film si regge sulle spalle di una brava Julianne Moore: aderente al suo personaggio, capace di restituirne in maniera credibile determinazione e fragilità ripartite in eguale misura. Lontana dal trasformare il personaggio in una piagnona isterica, lo conduce nella sua odissea verso uno "sbocco". E qui viene la nota dolente della pellicola: [EVIDENZIA LO SPOILER] le istruzioni, un vero e proprio vademecum per un suicidio guidato da un cervello ancora consapevole, verranno seguite dall'affetta della malattia cerebrale ma disattese a seguito di una inconsapevole intromissione. L'opzione che poteva portare ad una evoluzione su di un altro campo viene così disattesa quasi con autocompiacimento dagli autori, che così evitano un terreno potenzialemente periglioso. Si procede perciò su binari già ampiamente percorsi e meccanismi rodati che prevedono: reazione dei famigliari, allontanamento di taluni (il marito, cui presta il volto il vecchio Baldwin) e avvicinamento di altri (la Stewart, da figlia ribelle ad... assistente sociale). Resta la disperazione della protagonista che finisce, non come avrebbe voluto, in balìa di sè stessa, dipendente in tutto e per tutto dagli altri. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo "Perdersi" ("Still Alice" il titolo originale) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova. La Moore ha vinto l'Oscar per la sua performance. Pur meritato, l'Accademy premia SEMPRE le prove attoriali quando si rifanno a disabili e malati. [FB]

 

[ID] di R. GLATZER E W. WESTWORELAND, con J. MOORE, A.BALDWIN, DRAMM, USA, 2014, 101', 1.85:1