F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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BIG EYES
JERSEY BOYS
MAPS TO THE STARS
MAGIC IN THE MOONLIGHT
KILL ME THREE TIMES
THE CAPTIVES
GRACE DI MONACO
STILL ALICE
LA TEORIA DEL TUTTO
ALOFT
ONE ON ONE
LA SPIA
EXODUS DEI E RE
NOAH
IL RAGAZZO INVISIBILE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"non un film 'col malato', ma buona regia e interpretazione su di una figura straordinaria"

 

 

Un ragazzo, brillantissimo studente, passa con disinvoltura da Oxford a Cambridge dove illumina i docenti con una teoria sui buchi neri che si appresta a tradurre in formula. Non lo ferma una tremenda malattia degenerativa e l'iniziale diagnosi che gli commina appena due anni di vita. Gli sarà di aiuto una coetanea... E' la storia di Stephen Hawking, astrofisico e cosmologo ridotto ad una condizione di vita estrema da una malattia degenerativa. Premessa: non ci troviamo dinanzi ad un "lacrima-movie" e tantomeno al classico film-con-malato. Sì, perché in questo caso il malato è un genio che ha forse (in mancanza di confutazioni) agguantato veramente "La Teoria del Tutto", ovvero quell'equazione che è in grado di spiegare la nascita dell'Universo, e alla radice lo stesso concetto di "tempo". Hollywood (che sempre premia le performance di attori impegnati a impersonare malati e disabili) ovviamente ha equivocato e ha consegnato la statuetta come miglior attore protagonista a Eddie Redmayne: non a torto, intendiamoci, dato che il giovane britannico ha fatto della sua prestazione una prova totalizzante, diventando Hawking. Si tratta di una mimesi che non esagera con inutili aggiunte, ma che resta sobria nel rinunciare al'uso della parola (che Hawking aveva progressivamente perduto) per non supplire per forza con una recitazione "fisica", ma sufficiente nel suo impercettibile esistere. Il concetto forse, così appresso, è astruso, ma non più del segreto dell'Universo che il personaggio interpretato ha risolto grazie a brillanti intuizioni (non era forse Newton giunto a spiegare la gravità osservando una mela che cadeva da un albero?). A livello comunicativo verso lo spettatore, il film di James Marsh, rifacendosi alle opere letterarie di Hawking, partendo dal presupposto che la fisica moderna è basata su due teorie inconciliabili (quantistica e relatività, riesce a rendere capibile l'incompresibile. [FB]

 

[ID] di J. MARSH, con E. REDMAYNE, F. JONES, DRAMMATICO, USA, 2014, 118', 2.35:1