F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½             LPSB

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LA MORTE HA SORRISO...
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LE DUE SORELLE
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PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"nessuna 'orgia' per morti viventi, invero piuttosto mosciarelli"

 

 

Una sepoltura viene interrotta dallo scroscio di un temporale, e qualcuno ne approfitta per scoperchiare la bara nella cripta e controllare una cosetta. Ha subito il ben servito. Giunge di lì a poco il nipote del morto... "L'Orgia dei Morti" di José Luis Merino parte da un funerale su cori a cappella (giustamente) che però paion quasi alpini. I monti innevati, del resto ci sono. Il corredo che già nell'incipit è ben presente annovera tutto quel che ci si attende da un goticone spagnolo: cancelli bisognosi di lubrificazione, lupi che ululano (alu là) grossi ratti fognari, tombe fresche di morto già profanate, e gli inevitabili "ritornanti". E ovviamente anche la superstizione degli abitanti del piccolo borgo contro la quale si scontra il protagonista: un improbabile baffone dalla capigliatura color paglia. Avremo in ordine: un'autopsia, un detective fin troppo deduttivo, un pervertito (quel "Igor", becchino cui presta volto e sembianze il mitico Paul Naschy) che simula con la compiacenza della partner (l'italianissima Maria Pia Conte, in un ruolo da porcona) un approccio necrofilo. Ambientazione degli esterni: lugubre, buia e umida, opposta ai colori pop baviani (quel  OPERAZIONE PAURA  che pare il riferimento della produzione) e che odora di muffa. Come lo spettatore, che causa il ritmo letargico e l'incapacità di imprimere un ritmo efficace della narrazione, cade in deliquio con poche possibilità di risveglio dal torpore. Le signorine mostrano i seni, ma non basta. A metà del metraggio (pure modesto) si vorrebbe già vedere in sovraimpressione la parola "fine". Qua e là si ride per gli inciampi occorsi a Stelvio Rosi che le busca peggio di Willie il Coyote. Su tutto spicca la battuta, involontariamente comica, reiterata più volte: "secondo le leggende, in quel cimitero, i morti fanno delle orge!". I morti viventi, per nulla dediti ad "orge", compaiono alla fine e sembrano piuttosto mosciarelli. [FB]

 

[LA ORGIA DE LOS MUERTOS] DI J. L. MERINO, CON M. P. CONTE, P. NASCHY, HORROR, SPA, 1973, 90', 1.85:1