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"nefandezza in celluloide"

 

 

Playboy miliardario ad Acapulco rimorchia bellone, le decapita e ne tritura il corpo che lancia poi in pasto ai suoi mille gatti rinchiusi in un gigantesco recinto all'interno della sua tenuta-castello. Wiskas gli fa un baffo... Trashone targato René Cardona Jr. (girato, forse per pudicizie, con lo pseudonimo di Harry Stewart) il messicano autore de  IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE  che al confronto pare il kubrickiano 2001. "Dorgo", l'aiutante (nemmeno tanto, considerato la fine che farà, solo per aver vinto una partita a scacchi!) muto (grugnisce) gobbo, e (sicuramente) deforme è poi la riconosciuta costante dei film veramente orridi. E difatti. Ai limiti della denuncia: il lancio del micione oltre la rete del recinto felino (non saranno mille ma SOLO qualche centinaio: tanti, comunque). Per fortuna il digitale ha messo fine alle crudeltà perpetrate per decine di anni sugli animali. Ne sa qualcosa quel macellaro di Deodato. Vedere poi il protagonista cacciare a forza un micione bianco nella piscina non può che suscitare disgusto e odio verso gli autori di questa nefandezza in celluloide. Oltre al cannibalismo del protagonista Hugo Stiglitz (nome che i tarantiniani doc troveranno famigliare) "La Notte dei Mille Gatti" vede mille siparietti musicali che portano la pellicola dalle parti di un musical, complice la ballerina di cui si invaghisce il folle "collezionista". Dopo una narcolessica partita a golf, un Cardona Jr. ormai fuori controllo ci infligge una raffica di zoom da stendere un peso massimo. Il montaggio è opera di un pazzo: scene che si ripetono senza alcun senso logico (l'elicottero, la ballerina del night) forse nelle intenzioni per fare un trip della folle visione del mondo del killer seriale. Le parentesi al castello che lo farebbero sembrare quasi un goticone, e un finale scontato ma almeno discretamente girato (immancabili i gatti tirati addosso all'attore) non bastano a salvare il generale canile, pardon: gattile! [FB]

 

[ID] di R. CARDONA JR, CON H. STIGLITZ, T. MELL, HORROR, MESSICO, 1972, 87', 2.35:1