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"il primo importante film di Scorsese, che lancia Keitel e De Niro"

 

 

A Little Italy, nipote di un boss italoamericano, vorrebbe accettare la proposta di gestire un ristorante per conto suo. Legato sentimentalmente ad una ragazza epilettica  ("malata di testa", la definisce lo zio) e in combutta con Johnny Boy, cugino della tipa, uno scapestrato fuori controllo, indebitato e... insolvente... Harvey Keitel è un "goodboy", parente stretto dei "Goodfellas" che arriverà di lì a una quindicina di anni. Qui, diciamo che sono più dei "bravi bambini" nel loro cazzeggiare e scherzare pur con armi da fuoco cariche in mano. Fervente religioso (il sottotitolo usato in Italia era "Domenica in chiesa, lunedì all'inferno") il "Charlie" di Keitel, ossessionato dal fuoco che associa al tormento eterno infernale, ha un ruolo di mediatore, di paciere, e canta Renato Carosone guidando. Incredibile a dirsi, ma è lui il protagonista assoluto, mentre Robert de Niro appare in un ruolo rispetto a questi, secondario. Il quarto lungometraggio di Scorsese, che al tempo faceva ancora gruppo con gli amici Spielberg, de Palma e Coppola, e il primo veramente importante e "di peso", è sicuramente "Mean Streets". L'uso della colonna sonora, sospesa tra gli anni '50 ("I Love You So" dei "The Chantells") un bel po' di canzoni italiane e napoletane ("Malafemmena") e gli hit del momento, con in testa i Rolling Stones ("Jumpin' Jack Flash"), ha già funzione "scenografica", peculiarità che contraddistinguerà, tanto quanto una macchina da presa estremamente "mobile" che va a seguire se non proprio ad "inseguire" i personaggi della storia. Il consueto bagno di sangue, che verrà replicato, con ancor più furore, nel primo dei capolavori che verrà di qui a tre anni, e che vedrà de Niro, qui comunque già fattosi notare, a vera star e icona del cinema. Con i due mattatori: David Proval, Cesare Danova, e Victor Argo. David Carradine è l'ubriaco che viene preso a pistolettate nel bar. [FB]

 

[ID] DI M. SCORSESE, CON H. KEITEL, R. DE NIRO, DRAMMANTICO, USA, 1973, 107', 1.33:1