F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●●               MOH

A HISTORY OF VIOLENCE
THE DESCENT
LA GUERRA DEI MONDI

LA CASA DEL DIAVOLO
NIENTE DA NASCONDERE
LADY VENDETTA

SIN CITY
DARK WATER
HARD CANDY
EDMOND
THE JACKET
THE DARK

SKELETON KEY
CREEP

SAW II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"quanto a 'gore', Collett-Serra picchia duro, ma si guarda troppo all'horror giovanilistico"

 

 

Il solito gruppo di teenager imbecilli sbaglia strada e finisce in un villeggetto che pare finto. E' tutto finto... "La Maschera di Cera" è un film che all'inizio fa davvero cagare. Non è un caso che nei dialoghi degli ...ehm... "attori" (?) ricorra spesso il tormentone: "devo andare in bagno", "stavo per farmela addosso", "che puzza!" e cose così. Se vogliamo una sorta di pseudo-remake del celeberrimo classico  LA MASCHERA DI CERA  con Vincent Price era già stato fatto nel pauroso  LA FABBRICA DELL'ORRORE  oltre all'apocrifo goticissimo italianissimo  IL MULINO DELLE DONNE DI PIETRA  Sembra più uno spin-off di  NON APRITE QUELLA PORTA  (ci sono i sotterranei, e c'è pure Leatherface!) quello di Nispel, che inaugurò (nel bene e nel male, ma più nel male) la "moda" del remake dei classici horror, più o meno datati. Qui il regista è uno spagnolo trapiantato a Hollywood, Jaume Collet-Serra, quello che avrebbe poi fatto in seguito il discreto  ORPHAN  e più di recente alle prese con gli squali (pare con successo). Va riconosciuto che in fatto di gore il film picchia duro: l'attack sulle labbra a sigillare la bocca della vittima di turno, alla cui mano viene mozzato di netto un dito con una tronchesi, soprattutto il tizio che .convertito a statua vivente- viene "scorticato vivo" dall'amico maldestro mentre prova ad aiutarlo (!) Riguardo [EVIDENZIA LO SPOILER] i due fratelli che trasformano l'intera popolazione della cittadina in statue di cera, la verosimiglianza è nulla (si pensi alla ragazza amputata che si comporta come nulla fosse) L'orrore più grande è comunque vedere Paris Hilton darsi alla "recitazione" in virtù esclusiva del suo notorio esibizionismo. L'idea del museo ci cera, anch'esso, che si liquefa nel finale riporta ai Grimm, e riscatta parzialmente gli obbrobri iniziali. Ci si prende comunque il lusso di mostrare nel cinema alcuni passaggi dell'immortale  CHE FINE HA FATTO BABY JANE?  di Aldrich. [FB]

 

[HOUSE OF MAX] di J. COLLET-SERRA, con E. CUTHBERC, C. M. MURRAY, HOR, SPA/USA, 2005, 106', 1.85:1