F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½            CULT

IN NOME DEL POPOLO...
IL DITTATORE... BANANAS
E ORA QUALCOSA DI...
BELLO ONESTO EMIGRATO...
GIù LA TESTA
REAZIONE A CATENA
IL GATTO A NOVE CODE
TERRORE CIECO
DUEL

L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES
ARANCIA MECCANICA
MORTE A VENEZIA
CANE DI PAGLIA
NOTTE BRAVA DEL SOLDATO...
E JOHNNY PRESE IL FUCILE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"anche se piuttosto noioso e sconclusionato, indovina le atmosfere e un finale imprevedibile"

 

 

Le sue creazioni esposte in mostre pubbliche suscitano ammirazione ma ancor più sconcerto per l'inquietante realismo. Solo noi sappiamo che il creatore, nel suo altoforno celato nella sua tenuta nella brughiera, riversa colate di piombo fuso direttamente sulle longilinee modelle ancora vive reclutate dal suo stretto giro di fidati. Insomma, la promessa di immortalità nell'arte che il fautore fa loro non è quella che si attenderebbero. Giunta col compagno gallerista, l'ultima preda si ritrova in breve sola, presto oggetto di attenzioni morbose. Presagi e incubi ricorrenti le fanno temere un destino già segnato, ma la realtà presenterà delle sorprese... Suggestiva l'ambientazione in una Inghilterra schiacciata sotto un cielo plumbeo che fa ampio uso di location naturali: la brughiera, alcune rovine, una scogliera a repentino sull'oceano e un'oscura miniera dei misteri. La protagonista è la sempre spaurita Mary Maude già segnalatasi nell'esordio del grande regista iberico Ibanez Serrador. Ci preoccupa nel vederla svegliare di soprassalto dopo aver riconosciuto nell'oggettistica del padrone di casa un antico vaso sacrificale prima, una specie di katana e la tunica cinese poi, costantemente presenti nei suoi più spaventosi sogni. "La Fabbrica dell'Orrore" è un lavoro malato sin dal codice genetico dove la violenza degli omicidi -pur contestualizzata al periodo ancora di transizione- è più accentuata con efficaci effetti gore. Se concettualmente si sfrutta un'idea dall'antesignano  LA MASCHERA DI CERA  lo schema della ragazza in balia di una famiglia di pazzi (la madre dello scultore, come regredita allo stadio infantile, si aggira stringendo un cane di pezza) precorre quella che Tobe Hooper userà di lì a tre anni. Non è certo un capolavoro, anzi un film piuttosto noioso e sconclusionato per buoni 2/3 di durata, che però indovina le atmosfere e un finale abbastanza imprevedibile. Mio personale culto dell'infanzia. [FB]

 

[CRUCIBLE OF TERROR] di T. HOOKER, CON M. MAUDE, M. RAVEN, J. BOLAN, HORROR, UK, 1971, 87', 1.33:1