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NELLE PIEGHE DEL TEMPO

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T R A I L E R

   
 

"il ritorno di Peter Jackson, almeno come produttore, di un gran bel fantasy"

 

 

Mille e più anni avanti rispetto al nostro presente, il mondo che conoscevamo non c'è più, distrutto da eventi catastrofici avvenuti a seguito dell'uso delle armi a energia quantica. La crosta terrestre perennemente in movimento ha reso necessario l'assemblamento di città in grado di spostarsi perennemente. In quel patchwork chiamato Londra, una prigioniera vuole saldare i conti con uno di quelli che lì contano di più... Gran bel fantasy, "Macchine Mortali" segna il ritorno di Peter Jackson dopo i vari tentativi di disinnesco, compiuti a sua insaputa da Steven Spilbo e qualche passo falso, in veste di produttore, anche  se qua e là si può anche arrischiare di ipotizzare una sua mano anche attiva nel lavoro tratto dal romanzo di Philip Reeve e firmato dall'esordiente Christian Rivers. Non male davvero, in quanto a inventiva, seppur derivativa da Miyazaki e  IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL  e naturalmente dal suo padrino vero: il Terry Gilliam che per primo (a quanto ne so) si era inventato le città erranti su cingoli nel prologo de  IL SENSO DELLA VITA  Rischiosa ma in fin dei conti rivelatasi vincente la scelta di aver snobbato volti blasonati per i protagonisti, optando per una ragazzina della porta accanto cui presta il volto l'islandese Hera Hilmar, opportumente sfregiato dal trucco per esigenze di copione, e quella sorta di versione 2.0 del cantante pop-trash 'Scialpi' che è Robert Sheehan tanto che il volto più conosciuto della pellicola si riconduce al fido Hugo Weaving, a suo agio nei panni del villain. Aver ripiegato su attori semi-sconosciuti ha permesso sicuramente di ottimizzare il budget per gli effetti speciale, che effettivamente si rivelano impeccabili. A parte l'incredibile magistero della megalopoli mobili, tutto ciò si riflette anche nel ri-nato "Shrike" (un cyborg) cui spetterà anche forse il momento più toccante. Molto ritmo, azione spettacolare, personaggi di spessore. [FB]

 

[ID] DI C. RIVERS, con ?, FANTASY, USA, 2018, 128', 2.35:1