F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 0 0        2 0 0 1        2 0 0 2        2 0 0 3        2 0 0 4       2 0 0 5        2 0 0 6        2 0 0 7        2 0 0 8        2 0 0 9        >

 

●●●





LA CASA DEI 1000 CORPI
OLD BOY
OPEN WATER

NON APRITE QUELLA PORTA
IL TEMPO DEI LUPI
IDENTITA'

ALEXANDRA'S PROJECT
SWIMMING POOL
WRONG TURN
ALTA TENSIONE

-

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Hanecke anticipa un certo cinema apocalittico che sarebbe giunto"

 

 

Appena giunti nella casetta in montagna, una famiglia viene accolta da un fucile spianato: altri come loro, giunti dalla città, hanno preso possesso del luogo. E' intervenuta una non meglio specificata catastrofe che ha reso l'acqua contaminata, portando la popolazione ad un ritorno alla barbarie. Siamo solo agli inizi... Haneke adotta -caso unico della sua carriera- il formato panoramico, per quello che si può tranquillamente definire: un film di genere apocalittico. Mette in scena una situazione che evoca il suo   FUNNY GAMES  ma ci si discosta subito. I sopravvissuti vagano in cerca di aiuto e di una solidarietà che pare essersi perduta per sempre, attraverso vie deserte dove la notte è squassata da roghi improvvisati di bestiame neanche macellato, ammucchiato alla bene e meglio. La Huppert, attrice feticcio del regista austriaco [EVIDENZIA LO SPOILER] recita per molto film con il sangue del marito, ucciso a sangue freddo a inizio film, sul volto, e la rassegnazione con cui accetta la sua dipartita (un conato di vomito appena) asseconda solo la volontà di difendere la prole. L'istinto di sopravvivenza quindi è alla base de "Il Tempo dei Lupi", che per certi versi può ricordare lo di Shyamallan  E VENNE IL GIORNO  senza essere così didascalico (termine assente nel vocabolario di Haneke) percorrendo strade non troppo dissimili dall'altrettanto angosciante  THE ROAD  libro di McCarty, e poi film. Se l'autore tace sulle cause che hanno portato un simile disastro, getta allo stesso modo una serie di indizi che le cause non siano per così dire "artificiali", causate cioè dall'uomo. L'imbarbarimento (anche linguistico) porta così alla considerazione di volontà superiori che esigono non tanto sacrifici umani ("i 36 giusti") quanto l'immolazione spontanea di innocenti per placarne le ire. Mise en scene scarna ma allo stesso modo efficacissima, senza ausilio di luci naturali. Non c'è più l'elettricità... [FB]

 

[LE TEMPS DU LOUP] di M. HANEKE, con I. HUPPERT E  B. DALLE, HORROR, GER/FRANCIA, 2003, 110', 2.35:1