F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 0 0        2 0 0 1        2 0 0 2        2 0 0 3        2 0 0 4       2 0 0 5        2 0 0 6        2 0 0 7        2 0 0 8        2 0 0 9        >

 

● ½

SPIDER-MAN 2
KILL BILL VOL II
IL RITORNO DEL RE

GLI INCREDIBILI
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
SIDEWAYS

SHREK 2
CONSTANTINE
LADYKILLERS

ALIEN VS PREDATOR
SKY CAPTAIN AND THE WORLD
KYASHAN
HELLBOY

L'ALBA DEL GIORNO DOPO
TROY

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"febbre d'amore in salsa omerica"

 

 

La bella Elena fugge con Paride alla volta di Troia. Re Agamennone, fratello del cornuto, usa la "fuitina" come pretesto per spazzare via i suoi nemici: al suo servizio un Achille fotomodello, Ulisse (ma forse è uno del circolo canottieri) e qualche comparsa moltiplicata dal computer. Ma non hanno fatto i conti con Ettore... Questo Febbre d'Amore in salsa omerica si regge esclusivamente sull'attore Eric Bana. Sì, l'Hulk di Ang Lee. Forse perché è l'unico che riesca a trasmettere un barlume di emozione in questa ridda infernale (e i suoi scontri all'arma bianca sono molto ben girati). Uscito di scena, il film precipita ruzzolando miseramente verso un finale grottesco e involontariamente ridicolo. Brad Pitt, a noi comuni mortali, regala un Achille monodimensionale, tutto bicipiti e gillet: glutei scultorei, muscoli ben oliati e insospettabili tenerezze da cucciolone sono garantiti invece al pubblico femminile. Orlando Bloom respira. E per lui è tanto. Peter O'Toole e Brian Cox risollevano in parte le sorti della categoria ma fanno non poco rimpiangere i bei tempi andati. Sull'oggetto della contesa narrata nell'Iliade e romanzata dal film di Wolfgang Petersen (Diane Kruger) preferisco stendere un velo pietoso. James Horner da fondo a tutta la sua mediocrità riproponendo la fanfara de "Il Nemico alle Porte" (che poi è un plagio dell'incipit della "Prima" di Rachmaninov). I costumi non sono brutti anche se alle volte il fantasma di Conan si affaccia e strizza l'occhio guardando in macchina. Le scenografie sono dignitose a parte lo striminzito "cavallone" partorito da un Ulisse caricaturale che l'idea la ruba a un energumeno che intaglia il legno per passare il tempo. Ma tu pensa! Se volete veramente ridere: aguzzate l'occhio e cercate di focalizzare le facce delle comparse. Alcune sembrano fremere in attesa del cestino del pranzo. Per loro fortuna non conoscono Bob e potranno desinare senza interruzioni. [FB]

 

[ID] di W. PETERSEN, con B. PITT, D. KRUGER E E. BANA, FANTASY, USA, 2004, 163', 2.35:1