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T R A I L E R

   
     

 

Se un Jason ti sembra poco: te ne ne metto tre. Pure antropofagi e deformi (serie: "Non Aprite quel Remake"). Te li faccio parlare in una lingua incomprensibile, a esprimersi a grugniti. Ti faccio poi massacrare i soliti ragazzotti bellocci nelle maniere più disparate: collane di lamette da barba, tagliole, accettate in testa, trafitti da frecce... Ti è piaciuto il bosco di "Blair Witch Project"? Va là, ti piazzo una foresta-giungla stile "Predator". E il piatto è servito in sala, grondante sangue e... che la caccia abbia inizio. Zero novità. Però non ho avuto l'istinto di levare dvd, di alzarmi dalla sedia, nonostante il fatto che le solite facce da italia1 (Eliza Dushku) non si sforzino minimamente recitare. Le espressioni sono tutt'al più preoccupate e sembrano dire: "perbacco, ci mangeranno mica adesso?!". Nonostante le figure comunque interessanti dei famelici ominidi non siano assolutamente approfondite (da dove vengono? cosa sono?! e dove vanno?!?!) non bisogna chiedere troppo: la selvaggina fugge e i solerti predatori, rincorrono, giustamente. Le fonti aprocrife? Il "Tranquillo Week-end di Paura" di Boorman, in primis. E "Le Colline hanno gli Occhi" di Craven, che forse è proprio l'ispiratore occulto di questo "Wrong Turn". Lui, Craven. Un paio di scene veramente azzeccate: il cimitero di autoveicoli, l'Mtv-generation che si nasconde nell'altro dei mostri, sotto il letto (!) mentre questi ci ronfano sopra, la torretta d'osservazione, la battuta di caccia in notturna (che proprio non fa ridere) e la passeggiata sugli alberi, l'apparizione improvvisa sotto la cascata, fanno dimenticare la pochezza del soggetto e forse sta proprio in questo il segreto di una pellicola che si sfiora almeno la sufficienza, ma che alla fine della fiera è null'altro che puro intrattenimento fine a sé stesso: la quintessenza del cinema di genere, yankee, oggi. Hmgrrr!!! Il verso delle creature e la mia ultima parola sul film. [FB]

 

[ID] di R. SCHMIDT, con D. HARRINGTON E  E. DUSHKU, HORROR, USA, 2003, 84', 1.85:1, VOTO: 5