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T R A I L E R

   
 

"film ambizioso, che punta molto... in alto"

 

 

Un giovane e ambizioso scienziato studia la natura dell'iride negli occhi e tenta con un'assistente di ricreare l'occhio in laboratorio: la ricerca è volta a distruggere la certezza che sia irriproducibile ciò che solo Dio crea. Conosce a una festa una bella modella che lo colpisce per le caratteristiche dei suoi occhi. Quando inserirà le coordinate in un database frutto di una mappatura su scala mondiale la scoperta sarà sconcertante... Ambizioso film, "I Origins" di Mike Cahill (già vincitore al Sundance con la sua opera prima) punta molto alto, mischiando scienza e fantascienza... e religione. Co-prodotto dallo stesso interprete Michael Pitt nel ruolo forse un po' forzato di giovane scienziato di talento (in una scena a letto mostra dei bicipiti assai poco comuni negli animali da laboratorio come lo vorrebbe la trama) in cerca di quella scoperta che rivoluzionerebbe il campo scientifico e che si imbatterà invece, in modo del tutto casuale, in una scoperta che confermerebbe la religione, mandando a gambe all'aria la scienza agnostica che così tenacemente difendeva. Glissando sulle noiose canzoncine asettiche tanto di moda per questo genere di film (tant'è che ad un certo punto parrebbe di essere davanti ad un film di Gondry) la messinscena è pulita, curata, calcolata (anche troppo) ma calzante per l'argomento trattato: l'indagatore freddo e lucido che si trova a dover fare i conti con la sua coscienza di fronte ad una nuova sconcertante verità. Astrid Berges-Frisbey (pare la Johansson più giovane) e Brit Marling sono le due anime femminili che lo accompagneranno nell'indagine. Occhio (è il caso di dirlo) alla sequenza al termine dei titoli di coda, che aggiunge ancora un grande spunto al milione di interrogativi che la pellicola consegna. Quando si punta troppo in alto si rischia di cadere, ma Cahill è bravo a reggere la cloche. Thanks a Erica e Andrea per la segnalazione. [FB]

 

[ID] di M. CAHILL, con M. PITT,  A. BERGES-FRISBEY, B. MARLING, DRAM/FANT, USA, 2014, 106', 2.35:1