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T R A I L E R

   
 

"l'armamentario dell'ultimo grande robot si rifà all'iconografia medioevale"

 

 

Nel 1995 le principali concentrazioni urbane terrestri sono ridotte a macerie e i sopravvissuti vivono di razzie soggiogati da invasori spaziali che hanno posto a presidio di ogni città un'altissima torre di monitoraggio. L'adolescente Kento e i suoi amici scoprono l'esistenza di una base sotterranea dove si è svegliato dall'ibernazione un canuto barbogio transfuga da un pianeta già conquistato dagli invasori Akron, giunto sulla Terra con il neonato principe ereditario e un bagaglio tecnologico costituito da tre robot che uniti formano il gigantesco Daltanious. Kento scoprirà le sue nobili origini extraterrestri e le sue responsabilità... "Daltanious" è a mio avviso l'ultimo grande robottone giapponese a vivere le sue avventure in cartoni animati sulle tv italiane. Pur se in questo caso non vi è lo zampino del grande autore Go Nagai, la sceneggiatura attinge a piene mani cercando di creare una sorta di anime definitivo. Si costruisce poco alla volta un notevole  pathos intorno alla figura del giovane che prende coscienza (solo il suo sangue ha saputo richiamare a sé il disperso leone meccanico "Beralios" che con il robot "Anthares" e l'astronave "Gumper" costituisce il robottone) nel suo confronto con la sua nemesi aliena. Verso la conclusione della non lunghissima serie animata i due si scopriranno addirittura [EVIDENZIA LO SPOILER] padre e figlio: colpo di scena ribaltato in un ennesimo twist che introdurrà in anticipo con i tempi il concetto di clonazione. Troviamo poi il consueto e variegato gruppo di amici e conoscenti (tutti rimasti orfani dopo l'invasione) da una parte, e dei generali e tirapiedi sotto l'egida del supercattivo, dall'altra. Se l'armamentario del robot si rifà a più riprese all'iconografia medioevale delle crociate (balestre, spade) il riferimento a queste si renderà ancor più palese nella missione spaziale che farà da scenario per le battaglie nella parte conclusiva della serie. [FB]

 

[MIRAI ROBO DARUTANIASU] di S. YATSUDE, ANIMAZIONE, GIAPPONE, 1979, 47 EP DI 20' CAD, 1.33:1