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T R A I L E R

   
 

"i realizzatori, con Tom Hardy, vogliono dare una conclusione alla figura del filmone di De Palma"

 

 

Al Capone, il gangster nuovamente fuori dopo il carcere, deve combattere contro il suo nemico più grande... Nel primo minuto, "Capone" gioca nella sua villa principesca in Florida a nascondino e finisce con la faccia nel fango, buscandosi la bronchite, e in sottofondo, poco dopo la didascalia che riporta alla fine degli anni '30, canta l'inconfondibile... Pavarotti! Non è una scelta azzeccata. Ma il film di Josh Trank è tutt'altro che disprezzabile, e la locanda dice bene: con l'ex super gangster la cui testa si sbriciola, dato che il protagonista dimostra i segni inequivocabili del declino mentale. E' un piacere trovarci di contorno il bel volto del 'lynchiano' Kylie McLaghan (è il suo medico, che su ordine dell'FBI vuole estorgliergli dove abbia nascosto i 10 milioni di dollari che il Fisco ancora cerca) e poi Matt Dillon, Linda Cardellini. E poi c'è lui, il boss in decadenza, o meglio in caduta libera, cui presta il volto, invecchiato e imbruttito ad hoc, Tom Hardy. Certo, negli occhi abbiamo ancora tutti quell'immenso De Niro de  GLI INTOCCABILI  che poi era anche uno degli ultimi film definibili "Indimenticabili", ad uso delle rassegne televisive, a riverberarne la popolarità nei salotti e nelle cucine delle teleutenze. E saggiamente Tom guarda proprio a Robert, quasi si volesse riprendere lo stesso personaggio nel suo ultimo periodo vitale. "E' questo che succede quando passi troppo tempo in Florida: diventano tutti dei cazzo di montanari!". Colpisce duro la scena dove lo scagnozzo gli trucida davanti una spia, mentre il boss quasi non capisce dove cacchio si trov, e nella sequenza dell'ictus, dove, nel delirio, lo vediamo aggirarsi lordo di sangue (non suo) unico rimasto in piedi dopo un massacro. In questo scenario gli ultimi luogotenenti e i famigliari gli fanno pressioni, e gli agenti governativi ascoltano cuffiati. E' nei momenti onirici che il film si fa ricordare: tra stragi, alligatori e occhi estirpati e messi sulle ginocchia. [FB]

 

[ID] DI J. TRANK, CON T. HARDY, L. CARDELLINI, M. DILLON, BIO/DRAMMATICO, USA, 2020, 100', 2.40:1