F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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PACIFIC RIM
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WOLVERINE L'IMMORTALE
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THOR THE DARK WORLD
GRAVITY
L'UOMO D'ACCIAIO
INTO DARKNESS
LA DESOLAZIONE DI SMAUG

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'ultimo Gilliam è la cosa che più si avvicina a '2001', almeno a livello concettuale..."

 

 

In un futuro (?) dove la connessione è l'unico fattore di aggregazione, un tizio pelato, fobico, e solitario, testa alcuni bevetti per conto di una multinazionale retta dal "Direttore". Da quest'ultimo ottiene il permesso di rifugiarsi nel suo santuario elaborando il software del 'teorema zero', ovvero del 'tutto che porta al nulla'... Tenuto a battesimo a Venezia ma nei cinema solo l'anno dopo, e qui a Bananas giunto solo nel 2016 (!) l'ultimo Terry Gilliam è un lavoro molto concettuale, filosofico, stratificato e complesso anche più del solito. Lui, il nostro protagonista, interpretato da un Christoph Waltz calvo che ancora attende la fantomatica 'chiamata' che gli possa fornire la 'rivelazione', è in realtà un 'credente' (come un monaco vive in isolamento in quel che resta di un santuario: luogo di fede per eccellenza, ridotto ad un simulacro vuoto nel futuro in cui la religione è spogliata del significato) usa la "scienza" alla ricerca di una chiave, parla al plurale ("noi", "come noi?" "noi stessi!") e in una sorta di tetris tridimensionale basato su formule di matematica avanzata vorrebbe mettere ordine al caos. Il suo antagonista: il 'Direttore' di Matt Damon, lo ricondurrà con i piedi per terra, sentenziando: "sono i soldi a mettere ordine al disordine!". Dalla fabbrica di cibernetica del Dott. Thomas (di salceana memoria) ripara nella tetra (per lui rassicurante) tana, dove riceverà, novello Groodge, le visite di alcuni 'spettri': una "gallinella sexy" (Mélanie Thierry, da sturbo in mise da infermierina, poi in versione ancor più hot) una strizzacervelli virtuale (Tilda Swinton) e il piccolo genietto figlio del Direttore. Forse, è la cosa che più si avvicina a  2001  (come concetto) di sempre, con elementi gilliamniani in ogni dove (folgorante il Cristo decapitato che tutto vede, grazie alla go-pro montata sul collo) e un bellissimo finale, che va a dare una rappresentazione egregia al "solipismo" del protagonista. Da vedere e rivedere. [FB]

 

[ID] di T. GILLIAM, con C. WALTZ, M. THIERRY, M. DAMON, FANTASCIENZA, USA, 2013, 103', 1.85:1