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"Claudio Cassinelli, la Bach, e un coccodrillone di cartapesta"

 

 

Caimano si incazza coi nativi contro gli ospiti di un resort di lusso e ne fa grossi bocconi. Si salvano in due ... Rispetto a  L'ISOLA DEGLI UOMINI PESCE  quest'altro Sergio Martino è zero verneriano (niente Atlantide, niente abissi) ma guarda più ai survival e alla neo-moda dei cannibalici, con innesti avventuros e l'immancabile "scenaccia" con la povera creatura uccisa a fini (meh) spettacolari. Qui, per fortuna, subentrano gli "inganni delle 7a arte" e il maialino (dal truce Barbareschi sparato, non dimentichiamocelo mai) qui lanciato in acqua come esca per attirare gli alligatori. a fini turistici, non entrano però nel menù dei medesimi. Per fortuna Sergio Marino non è il trucido Deodato! Il "mostro" evocato nel tonitruante "Il Fiume del Grande Caimano" inizia ad essere evocato piuttosto presto, e gli vengono attribuiti connotati quasi soprannaturali dato che si paleserà dopo che due nativi avranno infranto un tabù andando ad "accoppiarsi" i un'isolotto "una notte di luna piena" contravvenendo alla religione locale. Il regista cercherà di ovviare a suon di 'zoom' la povertà della produzione che ovviamente non poteva permettersi un caimano-  SQUALO  alla Spielberg (scopiazzato specie nel finale). Stelvio Cipriani alle musiche e fotografia panoramica non disprezzabile. Oltre a Claudio Cassinelli ritroviamo la stessa Barbara Bach che aveva accanto nel titolo sopra citato dello stesso Martino, che pure questa volta non si spoglierà lasciando il "lavoro sporco" ad una giovanissima Lory del Santo. "Venite in Paradiso oggi stesso, non è detto che domani vi ci andiate!" lo slogan immaginato da Mel Ferrer, prima che la Bach rischi di essere sacrificata per placare l'ira del dio-mostro che banchetterà a turisti dopo aver affondato la chiatta del mega party, finiti poi a frecce esplosive (!) dai selvaggi. Il coccodrillone è di cartapesta, ma il cinema italiano seventies se ne fregava. E faceva bene. [FB]

 

di S. MARTINO, CON C. CASSINELLI, B. BACH, M. FERRER, AVVENTURA/HORROR, ITALIA, 1979, 85', 2.35:1