F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

SUSSURRI E GRIDA
LE DUE SORELLE
I CORPI PRESENTANO...
LA BOTTEGA CHE VENDEVA...
LA GRANDE ABBUFFATA
SERPICO
PAPILLON
LA RABBIA GIOVANE
VIVI E LASCIA MORIRE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"la negritudine invade lo schermo e 007 si tinge dark"

 

 

Tre agenti di diverse nazioni muoiono uccisi da altrettanti sicari: indagavano sul premier della repubblica delle banane Kananga sulle cui tracce viene messo 007 che subito si sposta ad Harlem e quindi nei Caraibi dove con la scusa del voodoo a New Orleans si cela la coltivazione di papaveri per la produzione di eroina... Con l'uscita definitiva di Connery dalla serie ufficiale si è deciso di cambiare, praticamente tutto (anche il formato che ritorna più largo) resettando tutto da zero. A iniziare dal protagonista Roger Moore (da qui in avanti e per 6 titoli) che reduce da "Il Santo" (serie televisiva dove interpretava proprio un agente segreto) reinventa completamente 007. Si riparte sulle coordinate di Mr. No (c'è anche un attentato a base di serpenti velenosi in vece delle tarantole, ma arriveranno poi i coccodrilli) anche se alle prime battute sembra quasi di trovarsi in un episodio delle "Strade di San Francisco" (c'è pure la chitarra con il uaua). La negritudine invade lo schermo e 007 si tinge dark: Louisiana, New Orleans con i suoi coloriti funerali, addirittura il voodoo, il Baron Samedi, il primo villain di colore ("Kananga") e da ultimo i tarocchi (l'aristocratica "Solitaire" interpella le carte che le suggeriscono una relazione con Bond). L'attore-Moore all'inizio è davvero parecchio freddino (la voce è sempre comunque dell'ottimo Pino Locchi) ma -come si dice- "con il tempo si farà". La fotografia è mediocre e ricorda "Love Boat". Lo scagnozzo di Kananga con l'arto artificiale artigliato è cool, mentre risulta veramente odioso quell'altro che ridacchia ad ogni occasione, persino -ridanciano- sui titoli di coda affidati come quelli di testa a Paul McCartney e i Wings. A parte un super-inseguimento di motoscafi, niente fiammanti fuoriserie ma al contrario uno scassatissimo bus, decisamente seventies. Non andrà male al botteghino e contrariamente allo sfortunato Lazemby, il Moore-007 godrà di una certa fortuna. [FB]

 

[LIVE AND LET DIE] DI G. HAMILTON, CON R. MOORE, Y. KOTTO, J. SEYMOUR, SPY, UK, 1973, 116', 1.85:1