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LA CASA DEI 1000 CORPI
OLD BOY
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NON APRITE QUELLA PORTA
IL TEMPO DEI LUPI
IDENTITA'

ALEXANDRA'S PROJECT
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"secondo CIAK è 'alla Lynch'... quindi, buttiamo via?"

 

 

Un medico interroga una paziente in un istituto psichiatrico: questa dovrà tornare con la memoria ad un certo evento tragico che ne ha segnato l'esistenza. Si giunge così a presentare due sorelle, tornate a casa dov'è il padre e la matrigna. L'ostilità di quest'ultima è manifesta verso le due, in particolare per quella più fragile... Ricordo bene che quei cialtroni di CIAK (rivista alla quale sono stato abbonato per decenni) bollarono "Two Sisters" di Kim Ji-Woon come un film con velleità alte, "alla Lynch", confusionario e inconcludente. Tutto sbagliato. Tanto per cominciare, il regista è quello che poi avrebbe firmato  I SAW THE DEVIL  C'è dentro molto del depalmiano  LE DUE SORELLE  (il titolo stesso è più che una dichiarazione d'intenti) ma il regista è abile a confondere e confondere lo spettatore, parimenti la paranoia che passa dalle due ragazze e viene trasmessa alla matrigna, quasi fosse un virus. Questo lavoro non si discosta dai film sud-coreani giunti a noi e dei quali forse questo fu proprio l'apripista di una lunga ondata che -fortuna nostra- dura a tutt'oggi: messiscena sontuosa, fotografia curatissima, riprese curatissime, musiche raffinate, storia originale e... forte, che non risparmia colpi bassi. Basterebbe la sequenza della crisi respiratoria occorsa ad una invitata, unita al passaggio dialogico: "ho visto qualcosa di strano in quella casa... una ragazza... sotto al lavandino..." (!) Matrigne-streghe, corpi contenuti in sacchi che -trascinati- lasciano scie di sangue, e una serie di finali multipli, ma complementari. Qualcuno (sempre CIAK) disse che la trama alla fine è troppo ingarbugliata, ma è dietro ad una semplicissima frase che si cela la chiave di comprensione del tutto: "è il senso di colpa che non ti abbandona più, e ti rincorre per sempre, come un fantasma". E i coreani fanno meglio dei giapponesi. Gli americani ci hanno pure fatto un remake ("Uninvited") dal quale è ovviamente meglio stare ben lontani. [FB]

 

[JANGHWA, HONGRYEON] di K. JI-Woon, con K. WAP-SOO, Y. JUNG-AH, HORROR, COREA, 2003, 110', 1.85:1