F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 0 0        2 0 0 1        2 0 0 2        2 0 0 3        2 0 0 4       2 0 0 5        2 0 0 6        2 0 0 7        2 0 0 8        2 0 0 9        >

 

●●●

MATCH POINT
L'AMORE SOSPETTO
BROKEBACK MOUNTAIN

DOWN IN THE VALLEY
OLIVER TWIST
IL VENTO FA IL SUO GIRO
MUNICH
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
VIVA ZAPATERO
TIDELAND

GOOD NIGHT AND GOOD LUCK
TRUMAN CAPOTE
LE CROCIATE
WALK THE LINE
JARHEAD

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"macabro e fiabesco, rifugge saggiamente la computer grafica"

 

 

Allevata in un contesto poco edificante, una bambina con la passione per la fiaba di Alice, fuggendo con il padre da un presente miserabile, prende dimora in una casa in mezzo al nulla. Qui, mentre il padre sballa, inventa storie fantastiche e trasfigura i personaggi borderline che si aggirano lì intono in figure fantastiche... Vedere nei primi minuti la bambinetta preparare la "dose" quotidiana al padre (Jeff Bridges) è scioccante. E cosa dire della madre orchessa morta e messa a fuoco dall'uomo apatico (dopo averla "impachettata" con le coperte e "scarpe, e un sacco di cose che le piacevano") forse solo all'apparenza innocuo ("da piccola tuo padre ti soffiava in faccia il fumo per farti stare tranquilla" aveva biascicato poco prima la mamma") con un cervello totalmente fritto da droghe e allucinogeni. "Papà ha bisogno di una vacanza!" dice lui, e la piccola gli risponde: "promettimi di non stare via troppo..!"... Dagli audaci tocchi macabri [EVIDENZIA LO SPOILER] (la protagonista dorme in braccio al padre morto mentre le mosche già gli ronzano intorno, quando fuori si aggira la "Vecchia Signora": figura costante nella filmografia dell'ex Monty Phyton) e con un carosello di personaggi incredibili di contorno (l'epilettico operato alla testa e reso semi-autistico) Gilliam si sbizzarrisce con inquadrature sbilenche, rasoterra, lenti deformanti, rifuggendo fieramente la computer grafica, confezionando lui stesso effetti artigianali ma straordinariamente evocativi proprio per il loro essere naif. E così una distesa di grano diventa il mare e un veloce treno che -incurante della miseria e disgrazie altrui- che fende la natura selvaggia come una sciabola: uno squalo. L'avvio è notevole ma a lungo andare "Tideland" si fa un po' estenuato (la scena della tassidermia è comunque notevole e racchiude il senso di una maturità raggiunta nell'elaborazione della perdita). Solo un geniaccio scorretto come Terry Gilliam poteva inserire poi una bambinetta in uno scenario da "Non Aprite quella Porta". Gliene va dato atto... [FB]

 

[ID] di T. GILLIAM, con J. FERLAND E J. BRIDGES, DRAMMATICO, USA/CANADA, 2005, 122', 1.85:1