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T R A I L E R

   
     

 

Tra le cinque sorelle di una modesta ma istruita famiglia borghese nella verde campagna inglese del Settecento, lei è la più bella, caparbia, intelligente. Il suo destino s'incrocia con un tale ricco da fare schifo che all'inizio sembra un odioso borioso, ma poi... Pregiatissimo adattamento per un celebre romanzo dalla confezione impeccabile dove tutto è al suo posto. Volendo cercare il pelo nell'uovo, se scenografia e fotografia avessero lesinato sull'apporto digitale, al quadro complessivo avrebbe giovato una maggiore verosimiglianza (del resto le location sono favolose e più inquadrature riescono a strapparti un "oh" di ammirazione). Ma questo è nulla più che un peccatuccio veniale che può facilmente passare in sordina non andando ad inficiare il prodotto che si assesta comunque a livelli più che ragguardevoli. Keira Knightley è deliziosa (si comprende come sia facile per chiunque, in barba a qualsivoglia divisione classista, cedervi) e offre la sua miglior interpretazione (lungi dalla plasticità picaresca de "La Maledizione" e il manierismo che le è solito) tratteggiando un personaggio così sfaccettato e complesso come la Elisabeth del romanzo di Jane Austen, autentica "eroina romantica" per eccellenza. Di contorno, ottimi i comprimari che ruotano attorno alla protagonista: dal veterano Donald Sutherland che veste i panni del saggio padre alla granitica Judi Dench, sempre a suo agio in ruoli arcigni e sgradevoli. Ben diretti da una regia agile e sofisticata (anche camera a mano) che ci stupisce con alcuni piano-sequenza impegnativi. Una curiosità: le musiche per quanto strano vi possa sembrare non sono prestate dalla classica (almeno una volta) bensì sono state quasi tutte (c'è una celebre melodia di Henry Purcell) scritte ex novo, dall'italianissimo Marianelli. Lo stile dell'epoca è imitato alla perfezione e il leitmotiv affidato al piano e ripreso dagli archi è carezzevole e orecchiabile. [FB]

 

[PRIDE & PREJUDICE] di J. WRIGHT, con K. KNIGHTLEY, SENTIMENTALE, UK, 2005, 127', 2.35:1, VOTO: 7