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T R A I L E R

   
     

 

1960. In una villetta dispersa nelle sterminate pianure del Kansas un'intera famiglia viene sterminata da ignoti. Il giornalista-scrittore Truman capote chiede alla sua testata (il New York Times) di potersi interessare personalmente al caso... Indubbiamente questo film lo si può meglio apprezzare se si conosce l'opera letteraria di Truman Capote. Meglio ancora, se si conosce(va) Truman Capote di persona. Pare infatti che l'attore protagonista (un Philip Seymour Hoffman premiato con l'oscar) abbia fatto suoi tutti i tick e i modi di questo bizzarro personaggio. A metà strada tra una checca di città e un extraterrestre. Il film procede a passi lenti, presentando dapprima i luoghi e gli abitanti dei luoghi attorno alla zona del cruento misfatto (quattro membri di una stessa famiglia presi a fucilati a distanza ravvicinata), attraverso una prima indagine giornalistica e successivamente alla scoperta dell'identità dei responsabili. L'anomalo rapporto di confidenza che si instaura tra il cronista e uno dei carnefici, che fa sì che il primo possa al fine ottenere l'esclusiva confessione dell'assassino. Ma anche Truman non è senza peccato: infatti è renitente col suo sodale per quanto riguarda il libro che sta scrivendo: una sorta di romanzo d'inchiesta chiamato "A Sangue Freddo", titolo che cercherà di nascondergli con tutte le forze. L'attore è molto bravo in tale senso a rendere questa duplicità: da un lato sfrutta la situazione per fini personali, dall'altro ne verrà prosciugato emotivamente, patendola per i 4 lunghi anni intercorsi dal processo all'esecuzione. Se il film tratta poi di "pena di morte", la riflessione resta più o meno intenzionalmente in superficie, restituendo comunque più di una suggestione di indubbia potenza. Un bel film, appesantito da una regia troppo convenzionale che si concede davvero pochi guizzi, lasciando all'istrionico attore il campo aperto per la sua pur convincente performence. [FB]

 

[ID] di B. MILLER, con P. SEYMOUR HOFFMAN, DRAMMATICO, USA, 2005, 98', 2.35:1, VOTO: 6