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T R A I L E R

   
     

 

Dai Pirenei, giunge in uno sperduto borgo alpino un pastore intenzionato di trasferirvisi con la famiglia per allevare capre e produrre formaggi. La gente del luogo passano dall'iniziale diffidenza ad un'aperta ostilità. Si parla di integrazione in questo "piccolo" film realizzato con il contributo della Film Commission di Torino e la benedizione di Ermanno Olmi, transitato con inaspettato successo nel circuito underground in buon parte della penisola, grazie -si dice- al passaparola, arrivando a costituire un vero di "caso" incassando discretamente e suscitando parecchie critiche entusiastiche. Ambientato in val Maira (CN) nei dintorni di Celle Macra, Elva, Acceglio, Prazzo ed in particolare "Ussolo", dove sono stati reclutati quasi tutti gli attori non professionisti andati insieme a ricreare l'immaginario "Chersogno" (nome, preso in prestito da un monte). Vincente è la scelta di affidare il ruolo degli "stranieri" indesiderati a francesi, così come quella dei valligiani occitani refrattari ai cambiamenti a interpretare sé stessi. Spontanei i professionisti Thierry Toscan e la bellissima Alessandra Agosti, molto naturali taluni neorealisticamente presi dalla strada e meno convincenti altri, con lo scontato il cameo di Sergio Berardo alla ghironda: tutti ben lieti di figurare in questo spaccato impietoso. Girato in presa diretta, molto suggestivo a livello visivo (notevole la composizione delle immagini e l'uso della stendycam) veicolo di un messaggio cristallino (la montagna, se non apre ai cambiamenti, muore) il film soffre di una sceneggiatura approssimativa dove la crescente ostilità dei nativi risulta in verità poco motivata (il rinvenimento nella scarpata è poca cosa) penalizzato da digressioni gratuite (a fini narrativi era necessaria la "scappatella"?) e forzate metafore (il parallelo tra la "follia" del pastore e del matto). Completamente recitato in lingua d'Oc. Il vento fa il suo giro significa che "tutto torna come prima". [FB]

 

[E L'AURA FAI SON VIR] di G. DIRITTI, con T. TOSCAN E A. AGOSTI, DRAMA, ITA, 2005, 110', 1.85:1, VOTO: 7