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Marc, quarantacinquenne felicemente sposato, una mattina decide dopo vent'anni di tagliarsi i baffi. Ma nessuno pare accorgersene. All'inizio pensa allo scherzo collettivo... Il film in questione, è un capolavoro maiuscolo. Alla Lynch. E condito pure di quel po' di Haneke a regalare l'inquietudine necessaria all'incubo kafkiano in cui scivola il protagonista: un grandioso Vincent Lindon, fin'ora noto da noi per i vociferati flirt (mai ammessi) con Carolina di Monaco, qui capace di una mimica facciale che parte dall'immobilità per esprimere un caleidoscopio di emozioni. Così come la sua partner, l'enigmatica e sensuale Emanuelle Devos, già vista nel bellissimo "L'Adversaire" di qualche anno fa. Non è un caso se poi l'abile romanziere Emmanuel Carrère ne era l'autore letterario, come lo è del romanzo "Baffi" alla base di quest'opera da lui stesso diretta. Una prima esperienza da regista brillantemente superata mettendo in mostra una sapienza e una classe tutt'altro che comuni: i francesi, alle prese con i thriller psicologici, ci sanno proprio fare. Leitmotif: l'ipnotica musica di Philip Glass (Concerto per Violino e Orchestra), apparentemente immobile ma estremamente pulsante, a ribadire ulteriormente il concetto alla base del tutto: un piccolo cambiamento porta a stravolgimenti cosmici. "Le Moustache" si può definire un film sulla paranoia e più sinistramente sull'incubo che può affiorare dal menàge coniugale, la cui riuscita sta nel fatto che la situazione non vede disorientati solo gli attori impegnati ma soprattutto gli spettatori che vivono in prima persona le sensazioni riflesse sullo schermo. Lo si può prendere come un quadro astratto che ti emoziona comunque, al di la di qualunque spiegazione, oppure cercare di trovare il bandolo della matassa, cosa, che mi appassiona sempre... [FB]  SPECIALE L'AMORE SOSPETTO

 

[LE MOUSTACHE] di E. CARRERE, con V. LINDON, E. DEVOS, DRAMA, FRANCIA, 2005, 86', 1.85:1, VOTO: 10