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Ci sono i terroristi palestinesi che ammazzano la squadra ebraica alle Olimpiadi di Monaco del '72. Ci sono i terroristi israeliani che ammazzano i terroristi palestinesi. Ci sono i terroristi palestinesi che rimpiazzano i terroristi palestinesi morti di prima, che ammazzano, eccetera eccetera. La spirale d'odio del "sangue chiama sangue" è sottolineata dallo sguardo attonito di un Eric Bana sullo sfondo delle Twin Towers ancora in piedi. Steven Spielberg  gira una spy-story molto "anni '70". La sceneggiatura è un meccanismo ad orologeria che colpisce per la sua perfezione: dopo l'incipit che mischia immagini di repertorio "sparate" sui telegiornali d'epoca con una fotografia sporca e un taglio fortemente documentaristico, si viene catapultati al centro dell'azione. La squadra dei vendicatori si forma, si progettano gli attentati, si spiano gli obiettivi, si fanno saltare per aria (esplosivi, pallottole, a discrezione). E come in ogni intrigo che si rispetti ad un certo punto entra in ballo il gioco dei sospetti che coinvolge tutti tenendo alto il livello della tensione. Il protagonista è bravo a mostrarci pure i suoi lati vulnerabili (la famiglia: bellissima e toccante la telefonata alla figlioletta che non ha visto crescere) che lo espongono come e più di qualunque altro al fuoco incrociato di inganni e tradimenti. Appena un poco didascalico nella descrizione dei molti ambienti sparpagliati in più location del vecchio continente (sembra di essere in un film di James Bond per quanto si viaggia) che vede opinabili scelte "da cartolina" (in Italia ci sono i soliti tizi coi baffi neri e il mandolino... ed è già un miracolo che le radio non trasmettano "O Sole Mio" come quelle francesi fanno con l'opera omnia di Edith Piaf) forzatamente stereotipate. Ripensando al destino delle torri gemelle e all'esilio auto-imposto dell'eroe, il nome del gruppo terroristico perseguito dai vendicatori ("Settembre Nero") suona ancora più beffardo. [FB]

 

[ID] di S. SPIELBERG, con E. BANA E M. KASSOVITZ, DRAMMATICO, USA, 2005, 164', 2.35:1, VOTO: 7